La circolazione dei beni culturali nella Comunità europea
Uno degli aspetti fondamentali della tutela dei beni culturali riguarda la loro circolazione.
E’ ormai risaputo che il destino di un’infinità di opere d’arte e oggetti di valore storico ha seguito le vicende delle guerre. Era, infatti, normale e lecito che il vincitore spogliasse dei loro beni le città conquistate e che tali beni trasmigrassero da un Paese all’altro. Attualmente sembra che il traffico d’arte sia diventato uno dei capisaldi del nuovo crimine transnazionale e che importantissimi siti archeologici vengano continuamente depredati.
Le cifre riportate dai dati statistici diffusi dalle organizzazioni di tutela sono degne di un vero e proprio saccheggio e pare che il fenomeno eguagli, se non addirittura superi, il vecchio sistema del bottino di guerra.
I maggiori interessati a questo problema sono i Paesi dell’area mediterranea, in quanto più ricchi di questa tipologia di beni, ed in particolar modo l’Italia. Seguono poi la Grecia, la Turchia, l’Africa Settentrionale, ma anche i Paesi dell’Europa dell’Est, specialmente la Repubblica Ceca, la Polonia e i Paesi dell’ex Unione Sovietica, dove vengono presi di mira i luoghi di culto e rubate icone ed immagini sacre.
In ambito internazionale il problema è sentito in Cina, in Cambogia, in Perù e in Messico, dove si continuano a saccheggiare le vestigia delle antiche civiltà.
Lo studio inizierà con l’esame delle disposizioni internazionali e delle motivazioni che hanno spinto verso l’emanazione di direttive comuni di salvaguardia di questi beni.
Saranno quindi presi in considerazione, dapprima, i trattati e le convenzioni con le quali si è tentato di disciplinare il recupero degli oggetti d’arte e storici sottratti durante le guerre e poi, quelli che in tempi recenti hanno disciplinato il divieto di importazione, esportazione e trasferimento illecito di beni culturali.
Rilevante sarà capire come il legislatore internazionale ha affrontato i problemi relativi al difficile equilibrio tra la necessità di proteggere il patrimonio culturale di ogni Paese e l’eliminazione degli ostacoli agli scambi. Inoltre, in che modo ha risolto i problemi privatistici relativi al complesso rapporto tra la garanzia di circolazione e la salvaguardia accordata all’acquirente in buona fede.
Infine, di fronte ai continui traffici illeciti viene naturale chiedersi quali siano state le inefficienze di tali trattati e convenzioni internazionali, quali i limiti e quali siano state le difficoltà della loro attuazione.
L’approfondimento della normativa comunitaria di tutela dei beni culturali costituirà la parte centrale di questo lavoro. Gli Stati dell’U.E. hanno, dapprima, affrontato gli stessi problemi visti in ambito internazionale e quindi di recupero di opere d’arte e di oggetti di valore storico in seguito alle guerre e ai traffici illeciti e poi, quelli relativi alla circolazione in ambito comunitario.
Uno dei principi fondamentali della C.E. è quello della libera circolazione delle merci, delle persone, dei servizi e dei capitali.
A questo principio si contrappone l’esigenza che, invece, ha ogni singolo Paese, di tutelare il proprio patrimonio culturale. Esigenza che gli deriva, non solo dal desiderio di conservazione di ciò che rappresenta la sua storia e che identifica la nazione, ma da precisi obblighi internazionali. L’eliminazione delle frontiere interne comporta rilevanti difficoltà nel controllo delle transazioni aventi ad oggetto questi beni se non addirittura il rischi di una impossibilità assoluta di controllo.
Uno degli aspetti fondamentali di questo studio è capire come il legislatore comunitario ha conciliato queste due opposte esigenze, quali norme comunitarie sono state emanate in materia di esportazione di beni culturali e di gestione delle frontiere esterne della C.E. Inoltre, è interessante capire come è stata trattata la delicata materia della restituzione dei beni culturali illecitamente usciti dal territorio di uno Stato membro, come è stato risolto il problema della giurisdizione ed il ripristino del regime di proprietà antecedente all’illecita uscita, infine quali sono i punti in comune tra la normativa europea e le altre convenzioni internazionali e quali i problemi di interconnessione.
La seconda parte di questo lavoro tratterà l’evoluzione della normativa nell’ambito dell’ordinamento italiano, con particolare attenzione al vigente testo unico, evidenziando l’influenza che hanno avuto le norme internazionali, ma soprattutto comunitarie, sul diritto interno.
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
L'unico servizio antiplagio competitivo nel prezzo che garantisce l'aiuto della nostra redazione nel controllo dei risultati.
Analisi sicura e anonima al 100%!
Ottieni un Certificato Antiplagio dopo la valutazione.
Informazioni tesi
Autore: | Claudia Meneghin |
Tipo: | Tesi di Laurea |
Anno: | 2001-02 |
Università: | Università degli Studi di Bologna |
Facoltà: | Giurisprudenza |
Corso: | Giurisprudenza |
Relatore: | Lucia Serena Rossi |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 168 |
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi