Le politiche relative agli immigrati in Svezia: analisi e comparazione con i principali modelli europei
Lo scopo del mio lavoro è stato quello di presentare un’analisi in chiave comparata delle politiche relative agli immigrati in Svezia. Questo paese, storicamente quasi del tutto omogeneo per lingua, religione ed etnia, ha sperimentato un’immigrazione di massa a partire dall’ultimo conflitto mondiale; come risultato del susseguirsi di varie ondate migratorie lungo tutto il dopoguerra, attualmente, circa un quinto degli abitanti della Svezia ha origini straniere. In una prima fase, l’atteggiamento svedese nei confronti degli immigrati è stato caratterizzato dall’idea che essi dovessero inevitabilmente conformarsi alla popolazione di maggioranza, soprattutto per quanto riguardava lingua e cultura. Tuttavia, dalla metà degli anni settanta, questo comportamento ha conosciuto un’autentica svolta a 360 gradi, con l’approvazione di tre princìpi (Uguaglianza, Libertà di Scelta e Cooperazione), che, dovendo regolare la politica svedese relativa agli immigrati, hanno reso quest’ultima uno dei pochi esempi europei di approccio “multiculturale”. Le esperienze degli altri paesi analizzati nell’ambito del mio lavoro, Francia e Germania, presentano significative differenze con il caso svedese. L’approccio francese è in genere definito “assimilazionista”, cioè finalizzato all’inclusione individuale degli immigrati, senza che ad essi siano riconosciuti particolari diritti in quanto membri di minoranze etniche. L’approccio tedesco è invece indicato come il “modello dell’esclusione differenziata”, in quanto ha per scopo l’esclusione degli immigrati dalla piena partecipazione a tutte le sfere della società. Un’analisi comparata dei tre casi da me analizzati ha mostrato punti di convergenza tra le varie politiche, e altri invece di netto contrasto: alla luce di questi elementi, ho cercato di fornire alcune spiegazioni.
Metodologia Seguita: Per ogni paese, ho analizzato le politiche relative agli immigrati all’interno di tre aree specifiche: gli scopi principali, le politiche di sostegno all’integrazione (abitazioni, mercato del lavoro, educazione) e le misure di incorporazione politica (diritti politici e civili, accesso alla cittadinanza). La comparazione ha poi dato modo di mettere in rilievo sia i tratti più specifici del caso svedese, sia i maggiori punti di convergenza tra i tre casi. Tutti questi elementi sono stati in seguito ripresi e messi in correlazione con le loro possibili cause storiche, politiche, sociali, e culturali.
Principali Risultati Raggiunti: è stata presentata un’analisi delle politiche relative agli immigrati di tre dei casi più significativi a livello europeo. Ho poi individuato una serie di fattori che possono avere un valore esplicativo nei riguardi delle specificità del caso svedese, e delle convergenze che le politiche relative agli immigrati dei tre paesi manifestano in certe aree. Infine, ho cercato di dare una valutazione del funzionamento “sul campo” dell’approccio svedese.
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Informazioni tesi
Autore: | Enrico Callegati |
Tipo: | Tesi di Laurea |
Anno: | 2001-02 |
Università: | Università degli Studi di Bologna |
Facoltà: | Scienze Politiche |
Corso: | Scienze Internazionali e Diplomatiche |
Relatore: | Sofia Ventura |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 169 |
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FAQ
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