Problematiche posturali: Dismorfismi e paramorfismi. Metodologie di intervento specifiche per una corretta postura
La tesi "Problematiche posturali: dismorfismi e paramorfismi. Metodologie di intervento specifiche per una corretta postura" vuole mettere in evidenza le patologie dei dismorfismi e dei paramorfismi e i vari approcci da applicare nei diversi casi specifici.
Inizialmente ho ritenuto opportuno fare una primaria introduzione sullo studio dell’anatomia, compiendo un excursus storico, necessario per comprendere gli sviluppi che la disciplina farà nel corso della storia, mettendo in risalto tutte quelle figure di studiosi che hanno permesso di studiare nel dettaglio il corpo umano, come nel caso delle tavole anatomiche di Leonardo Da Vinci.
Il passo successivo è stato quello di approfondire l’apparato muscolo scheletrico analizzando, nel dettaglio, le varie componenti ossee, i muscoli che ne fanno parte e, in particolare, le loro azioni, dividendoli per arti superiori, tronco, bacino e arti inferiori. Un approfondimento necessario perché ci permetterà di capire gli esercizi si utilizzeranno nel trattamento ed il loro scopo.
Dopodiché definiremo dettagliatamente i dismorfismi e i paramorfismi spiegandone le differenze che li contraddistinguono e compiendone una classificazione tra i più comuni.
Procediamo esponendo i metodi di approccio sia per dismorfismi sia per i paramorfismi, in particolare per quest’ultimi, illustreremo l’approccio tramite ginnastica medica, posturale e correttiva, dando uno sguardo approfondito al metodo Mézières.
Verranno poi trattate ed esaminate le tecniche respiratorie, tra cui quella diaframmatica, e gli esercizi di mobilità articolare.
L’approfondimento precedente è stato utile per introdurre gli approcci ai vari paramorfismi tramite esercizi sviluppati in sala attrezzi.
Ogni paramorfismo sarà trattato singolarmente e gli sarà associato un trattamento personalizzato; l’esercizio stesso dovrà esser adattato al soggetto in esame e alla sua mobilità.
La tesi si conclude mettendo in evidenza la patologia scoliotica, in particolare quella idiopatica (AIS), sottolineandone i diversi livelli di gravità, dipendenti dal valore dell’angolo di Cobb, che misura la deviazione della colonna, classificandola in grado lieve, medio e grave.
Abbiamo, infine, elencato le sette maggiori scuole di pensiero per il trattamento della AIS, tra cui l’italiana SAES; codeste scuole ci permettono di osservare i vari trattamenti che possono essere applicati al soggetto e come questi trattamenti sono mutati nel corso del tempo.
Vedremo che il punto in comune di tutte e sette le scuole nel trattamento dell’AIS è quello dell’utilizzo di esercizi fisioterapici specifici per la scoliosi (PSSE).
All’interno della tesi sono stati osservati, inoltre, diversi studi dove si valutava l’impatto dello sport e dell’attività fisica, come nuoto, pattinaggio, yoga, allenamento generale e sessioni di consulenza/supervisione individuale (PT) valutandone l’impatto nella prevenzione e trattamento della AIS.
In conclusione è stato affrontato il tema della lombalgia, molto spesso causato dalla AIS, osservandone le cause e le modalità di approccio per la sua prevenzione e cura.
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Informazioni tesi
Autore: | Giuseppe Cannavo' |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2021-22 |
Università: | Università Telematica Pegaso |
Facoltà: | Scienze Motorie |
Corso: | Management dello sport e delle attività motorie |
Relatore: | Andrea Piccinno |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 174 |
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