La riscoperta del bambino per un mondo nuovo. La pedagogia montessoriana nella realtà odierna
Questa tesi nasce dalla volontà di indagare un fenomeno che ho visto proliferare notevolmente: l’interesse sempre maggiore da parte dei genitori verso la figura di Montessori, dei suoi materiali e dettami. Come afferma Honegger Fresco (2017, p. 29) “il modello Montessori […] è in continua espansione”. Ho assistito, in alcuni casi, ad una sorta di mitizzazione che ha reso la pedagogia montessoriana una dottrina cristallizzata che non dialoga e non si mette in discussione. E non sono mancati anche i pareri di chi associava al nome di Montessori una pedagogia antiquata, altri troppo permissiva o altri ancora troppo rigida. Le domande che mi sono sorte in mente sono state molteplici: questo approccio pedagogico quali potenzialità presenta? Per quale motivo riceve così tante attenzioni da parte dei genitori? È effettivamente una dottrina che non si apre al dialogo e non accetta modifiche chiudendosi anche alla realtà contemporanea? E se no come integra le novità nel proprio ambiente? È una moda passeggera o effettivamente può essere una notevole risposta alle problematiche che affliggono la società contemporanea?
Per giungere ad elaborare delle risposte ho preferito indagare il “fenomeno Montessori” partendo dalla sua nascita motivo per il quale ho dedicato al primo capitolo uno spazio in cui osservare la pedagogia montessoriana dal punto di vista storico soffermandomi sulla vita della studiosa per comprendere da dove nascesse il suo interesse verso i temi trattati; quel sentimento di rispetto così profondo nei confronti dell’infanzia; il suo contributo allo sviluppo della pedagogia e le prime osservazioni condotte sul campo grazie alla Casa dei Bambini sorta nel quartiere San Lorenzo di Roma nel 1907; i consensi e i dissensi che hanno accompagnato il percorso di sviluppo del suo pensiero.
Nel secondo capitolo ho voluto soffermare la mia attenzione sui quattro piani di sviluppo e relative fasi sensibili che la studiosa ha delineato in seguito a confronti con teorici dell’epoca e osservazioni di atti spontanei da parte del bambino negli ambienti a misura da lei strutturati. Ho messo in luce, oltre alle caratteristiche di sviluppo da lei individuate, anche le proposte educative pensate appositamente per rispondere ai bisogni delle varie età: l’attenzione per la prima infanzia e il relativo passaggio dalla mente assorbente alla mente cosciente che conduce al raggiungimento dell’indipendenza fisica e biologica; il successivo periodo della fanciullezza in cui, agevolato dall’educazione cosmica, giunge allo sviluppo dell’indipendenza mentale; il periodo dell’adolescenza in cui si trova in una condizione che porta Montessori a definirlo un neonato sociale che lavora per il raggiungimento di una propria indipendenza sociale; giungendo, infine, all’età matura in cui potenzierà la propria indipendenza con il raggiungimento di quella morale e spirituale.
Nel terzo ed ultimo capitolo ho preferito soffermarmi sulla possibilità di innovare, mediante linee guida fornite dal Metodo Montessori, l’attuale panorama scolastico evidenziando come molti elementi considerati dalla studiosa siano la base degli studi attuali nell’ambito delle neuroscienze e in quello psicopedagogico: il rispetto del bambino e della sua personalità centrali nell’azione educativa; il concetto di educazione alla pace; l’importanza dell’apprendimento collaborativo in classi che si strutturino come comunità educanti; la media education come punto di partenza per agevolare un uso critico delle tecnologie affinché siano funzionali alla vita. Come sottolinea Claudio Lamparelli nell’introduzione del libro di Maria Montessori Educare alla libertà, “il pensiero e il metodo della Montessori […] conservano il grande merito di aver anticipato in epoche buie alcuni concetti fondamentali della moderna pedagogia […]. La sua pedagogia della liberazione del bambino padre dell’uomo punta a eliminare l’azione negativa della repressione della spontaneità infantile e a dar vita a un nuovo mondo, finalmente in pace”.
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Informazioni tesi
Autore: | Stefania Cosmai |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2019-20 |
Università: | Università degli Studi di Bari |
Facoltà: | Dipartimento Di Scienze Della Formazione, Psicologia, Comunicazione |
Corso: | Scienze pedagogiche |
Relatore: | Fedela Feldia Loperfido |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 105 |
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