IVA su beni di terzi: rimborso o detrazione?
Scopo del presente lavoro è quello di porre in rassegna la sentenza su riportata, che ha accolto la tesi del contribuente e rigettato quella dell'Amministrazione Finanziaria. La decisione della Commissione Tributaria Provinciale di Foggia offre spunto per l'approfondimento di una problematica di significativo rilievo: il rimborso dell'I.V.A. su beni di terzi.
La fattispecie sottoposta all'esame della Commissione concerne un rimborso ex art. 30, terzo comma, lett. c), D.P.R. 633/1972, riguardante l'I.V.A. relativa all'acquisto o all'importazione di beni ammortizzabili, nonché di beni e servizi per studi e ricerche. L'Agenzia delle Entrate ha ritenuto non spettante, parzialmente, tale rimborso in quanto, secondo l'Ufficio, alcune spese sostenute dal contribuente non riguarderebbero l'acquisto o l'importazione di beni ammortizzabili, bensì si tratterebbe di spese sostenute per delle migliorie su beni di terzi, nel caso di specie un terreno, che non sono equiparabili a dei beni ammortizzabili in quanto, non avendo il contribuente alcuna titolarità di diritto reale sul bene oggetto della miglioria, tutti gli ammodernamenti e le manutenzioni effettuate accederanno direttamente al bene in questione al termine del contratto di godimento, creando benefici esclusivamente al proprietario. Il contribuente, dal canto suo, afferma che tali spese sono essenzialmente di carattere strumentale per l'esercizio dell'impresa e, vista la correlazione tra strumentalità ed ammortamento del bene, detti oneri non potevano non considerarsi beni ammortizzabili, evidenziando, peraltro, che al termine del contratto di godimento, nel caso di specie un contratto di comodato novennale, il terreno in questione sarebbe divenuto di proprietà del comodatario. La Commissione conclude accogliendo il ricorso, portando a sostegno della sua tesi uno dei principi fondamentali vigenti in campo fiscale, rilevante sia in ambito comunitario che nazionale: il principio di neutralità dell'I.V.A. In base a tale principio, la Commissione afferma che l'I.V.A., configurandosi come un imposta che colpisce il consumo, non può incidere sull'attività d'impresa. Per tale motivo è riconosciuto all'imprenditore l'addebito al cessionario/committente, a titolo di rivalsa, dell'imposta applicata sull'operazione imponibile ed è riconosciuto al cessionario/committente, se imprenditore, la detrazione, dall'imposta sulle vendite, di quella assolta sugli acquisti. Per completare il quadro, viene previsto il recupero dell'eccedenza detraibile, attraverso il rimborso o il riporto all'esercizio successivo, qualora l'I.V.A. assolta sugli acquisti e quella versata periodicamente all'Erario, superi l'I.V.A. dovuta. Il legislatore comunitario permette agli Stati membri di stabilire le modalità in cui possono procedere a tale rimborso o riporto. Tuttavia, tali modalità non dovranno mai ledere il principio di neutralità dovendo permettere sempre all'imprenditore di recuperare il credito risultante dall'eccedenza d'imposta. Inoltre, continua la Commissione, il legislatore comunitario impone al giudice nazionale di uniformarsi alle direttive della Comunità Europea secondo le quali, l'amministrazione fiscale nazionale ha l'obbligo di procedere ad un rimborso immediato dell'eccedenza I.V.A., in virtù dell'esercizio immediato del diritto di detrazione. Stabiliti i motivi di Amministrazione Finanziaria, contribuente e Commissione Tributaria, l'obiettivo di questo lavoro è soffermarsi su tre punti fondamentali.
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
L'unico servizio antiplagio competitivo nel prezzo che garantisce l'aiuto della nostra redazione nel controllo dei risultati.
Analisi sicura e anonima al 100%!
Ottieni un Certificato Antiplagio dopo la valutazione.
Informazioni tesi
Autore: | Aldo Elia Ponziano |
Tipo: | Diploma di Laurea |
Anno: | 2010-11 |
Università: | Università degli Studi di Foggia |
Facoltà: | Economia |
Corso: | Economia Aziendale |
Relatore: | PIETRO BORIA |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 79 |
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi