Il Mandato d'arresto europeo nel contesto normativo e giurisprudenziale
La tesi in Diritto Costituzionale - elaborata nel giugno 2018 a conclusione del corso triennale di laurea in Scienze Giuridiche della Sicurezza - ha inteso tracciare una sistematica ricostruzione del mandato d'arresto europeo alla luce della complessiva ricognizione normativa, giurisprudenziale e dottrinale, che ha riguardato tra l'altro pronunce della Corte di Giustizia Europea, sentenze della Corte di Cassazione anche in Sezioni Unite e sentenze della Corte Costituzionale.
L'obiettivo è stato quello di delineare un quadro chiaro dell'Istituto, con univoche interpretazioni, in una chiave di lettura di pratica connotazione per gli operatori. In effetti, chi ha elaborato l'approfondimento è oggi un Ufficiale di Polizia Giudiziaria che ha voluto in questo modo offrire un contributo oggettivo a lui stesso e a tanti colleghi che, nella loro quotidiana missione a servizio degli alti valori della Costituzione, si trovano a dover operativamente interloquire con situazioni che possono riguardare il mandato d'arresto europeo.
L'utilità pratica si evince immediatamente considerando sinteticamente che il mandato d'arresto europeo - che rappresenta la prima forma di attuazione, nel Diritto Penale, del principio del reciproco riconoscimento tra Stati delle decisioni giudiziarie assunte nei singoli Paesi - ha sostituito di fatto la procedura di estradizione con un sistema che vuole essere autonomo da contenuti politico-amministrativi, diretto ed orientato alla celerità, pur nel rispetto doveroso di tutti i diritti che un equo processo deve garantire alla difesa dell'imputato.
Tutto questo si colloca in un contesto in cui l'interpretazione ormai consolidata a livello nazionale ed europeo conferma la propensione verso un Ordinamento teso a superare le individualità nazionali, ma mantenendo costante l'attenzione al rispetto dei diritti fondamentali che accomunano i vari Paesi e, tra questi, in primis, la salvaguardia di tutti i diritti fondamentali della persona a cui ciascun operatore (Autorità politiche, Giurisprudenza, Autorità amministrative e Polizia Giudiziaria, Dottrina, Comune Sentire sociale) non può non fare costante e primario riferimento.
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Informazioni tesi
Autore: | Francesco Papa |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2017-18 |
Università: | Università degli Studi di Roma Tor Vergata |
Facoltà: | Giurisprudenza |
Corso: | Scienze Giuridiche della Sicurezza |
Relatore: | Antonio D'Atena |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 61 |
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