Sentirsi a casa - un'indagine esplorativa nella Scuola dell'Infanzia ''Il melograno''
William James, uno dei padri della psicologia, affermava "Agisci come se quel che fai facesse la differenza. La fa." Il presente lavoro nasce con l’obiettivo di farla questa differenza puntando a lasciare un’impronta positiva nei soggetti coinvolti e in chi deciderà di addentrarsi pagina dopo pagina nel viaggio di lettura e di scoperta. Si tratta di un progetto di ricerca intervento che inizia a prender forma nelle ore di tirocinio universitario in una Scuola Materna per poi concretizzarsi in una e vera e propria esperienza diretta. Il fine principale è quello di analizzare la serenità del bambino rispetto all’attaccamento con i suoi punti di riferimento maggiori, i quali dovrebbero essere per lui fonti principali di sostegno, accoglienza e risposta ai bisogni in modo tale da garantire un percorso di crescita che un giorno lo farà essere autonomo e forte così da riuscire a camminare con le proprie gambe promuovendo il suo ingresso nel mondo con fiducia. Addentrarsi poi nel comprendere come il piccolo si sente nella propria casa, rifugio per eccellenza, per poi osservare e capire l’influenza che ciò ha sui comportamenti all’interno delle mura scolastiche. Come uno "specchio riflesso" esaminare anche la visione del careviger rispetto alle impressioni del proprio figlio per coglierne le similarità o le eventuali discordanze. Ciò permesso attraverso due strumenti che tendono a completarsi a vicenda per diventare poi un’unica informazione fondamentale per la comprensione della realtà di ogni singolo soggetto : il disegno come forma espressiva libera e naturale, come mezzo di comunicazione senza limiti del proprio mondo interiore complesso e pieno di sfaccettature e l’intervista come dialogo più strutturato e guidato, ma se ben utilizzato, in grado di abbattere meccanismi difensivi facendo emergere bisogni o problematiche relazionali attuando riflessioni sulle proprie storie personali. In questa prospettiva sottolineare il ruolo chiave assunto dall’insegnante come ponte indispensabile soprattutto tra genitori fragili e bambini smarriti. L’intento è quello di superare i confini per costruire un triangolo educativo vincente dove il dialogo non è più un limite bensì un punto di forza in cui il genitore, o chi ne fa le veci, si senta in diritto di aprirsi verso chi passa con loro buona parte della giornata ed è in dovere perciò di conoscere il vissuto degli alunni poiché quando fanno ingresso nella scuola lo fanno portando nelle loro cartelle il proprio vissuto che l’insegnante deve comprendere, alleandosi con il genitore, per diventare anche essa un porto sicuro e una base sicura per il bambino il quale un giorno, quando risplenderà di luce propria, sarà grato di tale cura. Il medesimo panorama di ricerca si modella partendo da John Bowlby pioniere della Teoria dell’Attaccamento, sviluppatasi negli anni ’60 del “secolo breve”, ma ancora oggi molto discussa soprattutto dalle neuroscienze. La Teoria dell’Attaccamento focalizza con estrema attenzione le prime relazioni instaurate dal bambino con chi si assume il compito di crescerlo ed educarlo, per poi considerare le conseguenze che tali legami hanno nella sua vita arrivando ad influenzare il suo sviluppo e le sue competenze sociali e relazionali. Oggi gli studi avanzati hanno avvalorato l’importanza delle prime esperienze vissute nell’infanzia spiegando quanto queste determinino i sistemi dei neurotrasmettitori finalizzati a mediare aspetti sociali e relazionali all’interno del nostro cervello, permettendone quindi lo sviluppo più o meno funzionale.
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
Informazioni tesi
Autore: | Martina Oddi |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2016-17 |
Università: | Università degli Studi Roma Tre |
Facoltà: | Scienze dell'Educazione |
Corso: | Scienze dell'educazione e della formazione |
Relatore: | Anna Aluffi Pentini |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 110 |
Forse potrebbe interessarti la tesi:
Il trattamento dei disturbi dell'attaccamento nell'infanzia: “Watch Wait and Wonder” un nuovo approccio infant-led
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi