Orario di lavoro e diritti al tempo della deoggettivazione: quali prospettive dal lavoro agile?
Il presente elaborato è stato realizzato con lo scopo di studiare ed approfondire l'evoluzione del diritto del lavoro italiano relativamente ai nuovi orizzonti e sinallagmi contrattuali resi possibili dalla sempre crescente implementazione di tecnologie informatiche e telematiche nei rapporti di lavoro subordinato, con particolare attenzione ad un nuovo strumento che si propone come innovativo ed alternativo rispetto a quanto abbiamo fino ad ora conosciuto: il lavoro agile. L'interesse nei confronti di questa materia nasce dalla constatazione che l'orario di lavoro come mezzo di oggettivazione della prestazione lavorativa sta conoscendo una profonda crisi, che nasce dalla sempre maggiore richiesta di flessibilità nella gestione della giornata lavorativa proveniente, seppur per ragioni differenti, tanto dal mondo imprenditoriale quanto dai lavoratori. Questo processo impone di riflettere sul ruolo attuale e futuro dell'orario di lavoro, e al contempo di chiedersi quale possa essere entro questo orizzonte il ruolo di strumenti come appunto lo smart working, giacché queste nuove forme di gestione del tempo-lavoro potrebbero aprire lo spazio ad un ripensamento del ruolo dei lavoratori subordinati. È forte tuttavia la convinzione che, in un'epoca in cui il diritto del lavoro fatica a garantire una tutela solida ai lavoratori e ad adeguarsi alla modernità e all'evoluzione dei rapporti lavorativi, queste forme di esercizio della prestazione lavorativa, estremamente flessibili e potenzialmente utili tanto alle aziende per abbattere i costi fissi ed aumentare la produttività quanto ai lavoratori in funzione conciliativa, rappresentino il nuovo orizzonte entro il quale bisognerebbe immaginare una parziale ridefinizione dello stesso rapporto di lavoro subordinato. Tale analisi è stata preceduta da uno studio in merito alla parabola dell'orario lavorativo nel diritto e nella contrattazione in Italia dall'Unità ad oggi, al fine di mettere in luce il percorso evolutivo della disciplina e l'importanza che l'orario ha avuto come mezzo di oggettivazione del tempo-lavoro negli ultimi due secoli. Si è dunque proceduto ad analizzare come il paradigma della deoggettivazione affermatosi a livello teorico abbia iniziato ad avere ripercussioni sul mondo del lavoro anche dal punto di vista pratico, andando nella seconda parte dell'elaborato ad analizzare quelle forme di esercizio della prestazione lavorativa in cui la flessibilità oraria e di luogo si afferma non come l'eccezione, bensì come l'elemento radicale del rapporto di lavoro. A tal scopo è stato chiamato in causa il telelavoro, importante sia come primo esempio di gestione da remoto tramite strumenti informatici della prestazione lavorativa sia come antenato del lavoro agile. Punto cardine di questa analisi è però rappresentato dalla seguente ed approfondita disamina dell'iter avuto dalle proposte di legge in tema di lavoro agile susseguitesi negli ultimi due anni, con particolare attenzione ai ddl 2229 e 2233, sottoposti all'attenzione della Presidenza del Senato lo scorso febbraio. In particolare, ci si è posti l'obiettivo non solo di fornire un'istantanea del capo riguardante il lavoro agile del ddl 2233 ora in esame in Parlamento, ma di spiegarne l'origine, di mettere in luce i diversi orientamenti emersi in tema, di spiegare perché sono state intraprese determinate vie ed altre sono state scartate, di riflettere sulle parole di volta in volta scelte dal legislatore e di sottolineare il contributo che i vari attori hanno avuto nell'andare a definire il disegno di legge nei termini in cui oggi si presenta. In considerazione di quanto detto, il fine ultimo di questo studio è stato capire la strada che legislatore e parti sociali stanno intraprendendo in tema di lavoro agile, in modo da sviluppare una riflessione complessiva sul ruolo futuro di queste nuove forme di esercizio della prestazione di lavoro subordinato in relazione a natura della prestazione lavorativa, tempo di lavoro e diritti del lavoratore, offrendo altresì una solida base ed eventuali spunti per un futuro proseguimento ed approfondimento dei temi qui trattati.
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
L'unico servizio antiplagio competitivo nel prezzo che garantisce l'aiuto della nostra redazione nel controllo dei risultati.
Analisi sicura e anonima al 100%!
Ottieni un Certificato Antiplagio dopo la valutazione.
Informazioni tesi
Autore: | Davide Cerutti |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2015-16 |
Università: | Università degli Studi di Bologna |
Facoltà: | Scienze Politiche |
Corso: | Scienze delle pubbliche amministrazioni |
Relatore: | Anna Rita Tinti |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 110 |
Forse potrebbe interessarti la tesi:
Una nuova modalità di organizzazione del lavoro: lo Smart Working
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi