Confronto fra trattamento motorio e trattamento cognitivo in pazienti con MCI e Malattia di Alzheimer di grado lieve e moderato
L’obiettivo primario di questo studio è stato esplorare in pazienti con Mild Cognitive Impairment (MCI) e in soggetti con Malattia di Alzheimer (AD) di grado lieve e moderato l’efficacia dell’esercizio fisico rispetto alla stimolazione cognitiva sul mantenimento dello stato cognitivo globale al termine del trattamento e a 3 mesi da esso. La ricerca si è proposta inoltre di esplorare gli effetti di questi due trattamenti sulle abilità cognitive e motorie residue e sulle autonomie e il comportamento di questi pazienti.
Lo studio si avvale di un disegno randomizzato controllato. I pazienti con MCI e AD sono stati randomizzati in un Gruppo Motorio (GM) che ha seguito un programma di attività fisica di intensità lieve-moderata e un Gruppo Cognitivo (GC) che ha fatto stimolazione cognitiva stratificata in base al livello di gravità. La durata di entrambi i trattamenti è stata di 6 mesi, con frequenza di 3 incontri a settimana di 90 minuti ciascuno, per un totale di 72 incontri. Sono state effettuate valutazioni cognitive, motorie, della qualità della vita e comportamentali prima dell’inizio del trattamento (T0), alla fine dei 72 incontri (T1) e in follow-up a distanza di 3 mesi (T2).
Nei pazienti con MCI i trattamenti sono risultati entrambi efficaci nel mantenere lo stato cognitivo globale. In GM, a dispetto a GC, si riscontra inoltre un mantenimento a T1 delle abilità visuo-spaziali mnesiche e di quelle attentive; in GC, tuttavia, mantiene meglio le abilità di memoria episodica visiva e prospettica residue, anche al follow-up. Dal punto di vista dei parametri motori, cammino ed equilibrio si mantengono in GM, mentre in GC peggiora il cammino. In entrambi i gruppi si mantengono le autonomie strumentali residue e i disturbi comportamentali sia a T1 che a T2. Nei pazienti con AD invece lo stato cognitivo globale viene mantenuto meglio in GM sia in T1 che in T2, GC al contrario peggiora a T2. In GM a T1 si mantengono inoltre la memoria verbale a T1 e il linguaggio a T2, tuttavia peggiora l’attenzione al follow-up. Dal punto di vista dei parametri motori, GM migliora l’equilibrio, mentre nel GC peggiora il cammino. Infine entrambi i gruppi AD mantengono stabili i disturbi comportamentali, tuttavia le autonomie funzionali calano in GM.
Trattandosi di patologie degenerative, l’assenza di numerose variazioni significative, sia in senso negativo che positivo, è da considerarsi un successo in quanto il quadro funzionale dei pazienti con MCI e quelli con AD sembra stabilizzarsi. Dai risultati ottenuti a seguito dei due trattamenti, è inoltre possibile concludere che non ne esista uno preferibile per il rallentamento della malattia, ma che ciascuno agisce su diverse sfere del funzionamento a seconda della compromissione e degli esercizi proposti.
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Informazioni tesi
Autore: | Denise Borgo |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2015-16 |
Università: | Università degli Studi di Trento |
Facoltà: | Psicologia |
Corso: | Scienze cognitive |
Relatore: | Pierluigi De Bastiani |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 101 |
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