Produzione di peptidi biologicamente attivi e loro interazione con nanosistemi
I peptidi bioattivi sono potenziali modulatori di processi regolatori dell'organismo grazie alla loro capacità di legarsi a recettori specifici coinvolti in diverse attività metaboliche quali la modulazione dei processi di assorbimento a livello intestinale, la regolazione della pressione arteriosa, la modulazione della risposta immunitaria, effetti antimicrobici, effetti antitrombotici, ed effetti oppioido-simili. È possibile ottenere per idrolisi peptidi contenenti serina fosforilata (CPP), mantenendo contemporaneamente la loro capacità di legare il calcio. Questo aspetto è particolarmente interessante in quanto numerosi studi hanno dimostrato la maggiore efficacia dei fosfopeptidi derivati dalla β-caseina nel modulare l'assorbimento di minerali in generale e del Ca2+ in particolare. Numerosi autori hanno anche dimostrato il ruolo di questi peptidi come modulatori di alcune funzioni metaboliche. Altri studi hanno dimostrato l'attività come stimolatori dell'assorbimento di minerali, e del calcio in particolare, da parte dei fosfopeptidi caseinici sia in vitro sia in vivo. Complessivamente tutti questi studi suggeriscono la necessità di avere prodotti arricchiti di CPP in maniera consistente oppure con CPP a più alta bioattività. Il problema principale dell'inserimento dei fosfopeptidi nella dieta con prodotti alimentari riguarda una somministrazione quantitativamente troppo elevata per esplicare in modo funzionale e positivo questa loro attività biologica. Si è notato che alla concentrazione specifica bassa relativa ai CPP ottenuti (un'alta percentuale rimaneva libera in soluzione) risulterebbe una dose minima efficace troppo elevata in termini quantitativi per avere effetti positivi. Nel corso di questo progetto di tesi sperimentale si è voluto studiare proprio quest'aspetto relativo ai CPP e alla loro concentrazione specifica indagandone un possibile aumento con lo studio di un modello di sistema in cui l'interazione di nanoparticelle idrofobiche di polistirene con i CPP ottenuti dalle caseine del latte potesse portare sempre ad un legame del calcio da parte del sistema costruito e, contemporaneamente, ad un aumento della loro concentrazione specifica in soluzione. La materia di partenza è stata del caseinato di sodio commerciale di latte bovino. L'ottenimento d'idrolizzati da caseina è avvenuto con l'utilizzo di un ultrafiltratore a membrana (a ricircolo semi-continuo) seguendo idrolisi controllate per tempo e temperatura (prima ad intervalli regolari di 10 minuti per un totale di 90 minuti e successivamente in continuo per 90 minuti a 55°C con l'ausilio di un bagnetto termostatato) ed utilizzando enzimi quali tripsina, e proteasi quali Europa 2 e Amano N per la digestione enzimatica delle caseine. Gli idrolizzati ottenuti sono stati liofilizzati. Successivamente l'isolamento di fosfopeptidi è stato ottenuto mediante precipitazione con nitrato di bario seguendo un protocollo standard, con una resa complessiva media pari a circa il 10%. Per l'allontanamento dalla soluzione degli ioni bario, citotossici per le cellule intestinali, si è proceduto mediante RP-HPLC con una colonna di tipo semi-preparativa C- 18. La caratterizzazione è stata condotta con una cromatografia a fase inversa RP-HPLC - confrontando i fosfopeptidi ottenuti con gli idrolizzati ottenuti dopo ultrafiltrazione - e mediante SDS-PAGE. Sono state quindi effettuate in primo luogo delle prove in doppio di adsorbimento di idrolizzati tal quali e di fosfopeptidi a concentrazione crescente (da 0.1 fino a 2.5 mg/mL), su quantità fisse di nanoparticelle di polistirene, misurando la quantità di materiale non legato. Si è quindi provveduto ad indagare la tipologia di fosfopeptidi legati presenti (30% sul totale) mediante RP-HPLC, confrontando i tracciati ottenuti dopo isolamento e prima di effettuare le prove di adsorbimento. La caratterizzazione ha purtroppo evidenziato tracciati quasi del tutto simili tra di loro. L'assenza di specificità nel legame suggerisce quindi la necessità di riprogettare il sistema di legame fosfopeptidi-nanoparticelle di polistirene utilizzando altri tipi di legame e non quello solamente idrofobico studiato durante questo progetto sperimentale. I risultati ottenuti in questo lavoro hanno tuttavia permesso di dimostrare quanto sperimentalmente ci sia da indagare sul ruolo che queste nanostrutture idrofobiche possano ricoprire come modulatori di processi di assorbimento di minerali.
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
L'unico servizio antiplagio competitivo nel prezzo che garantisce l'aiuto della nostra redazione nel controllo dei risultati.
Analisi sicura e anonima al 100%!
Ottieni un Certificato Antiplagio dopo la valutazione.
Informazioni tesi
Autore: | Stefano Thoman |
Tipo: | Tesi di Laurea Magistrale |
Anno: | 2013-14 |
Università: | Università degli Studi di Milano |
Corso: | Scienze e Tecnologie Alimentari |
Relatore: | Francesco Bonomi |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 84 |
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi