La funzione della musica nel teatro danza di Pina Bausch e Sasha Waltz
La presente tesi nasce da un progetto presentato nel 2009 ed elaborato nel corso del mio dottorato di ricerca. Il suo intento è quello di riesaminare i rapporti fra movimento danzato e forma musicale nel teatrodanza contemporaneo di area germanica. Pone l'accento dell'analisi sulla ricezione, ossia sull'effetto globale dello spettacolo. Prende in considerazione soltanto alcune creazioni di Sasha Waltz e Pina Bausch, considerate da alcuni studiosi l'una erede dell'altra: Orpheus und Eurydike; Kontakthof e Vollmond di Bausch; Dido & Aeneas, insideout e Jagden und Formen di Waltz.
Volendo dare un taglio particolare, per porre l'attenzione sull'aspetto analitico degli spettacoli, dal punto di vista storico ho esaminato solo le dirette ascendenze delle due coreografe, partendo da alcune considerazioni sui rapporti fra musica e coreografia nel balletto romantico.
Il primo e il secondo capitolo presentano queste limitate premesse storiche, insieme ai danzatori e coreografi che hanno contribuito più direttamente allo sviluppo di cui si vuole trattare, preparando il terreno per le due diverse concezioni del teatrodanza: una forma di spettacolo in cui danza, parola e gesto coesistono insieme alla musica che ne è componente essenziale, come afferma Pina Bausch.
Nei capitoli da quattro a nove ho singolarmente analizzato partiture musicali e coreografie, cercando di interpretare – dal punto di vista dello spettatore – il modo in cui si sviluppa la relazione fra musica e movimento negli spettacoli considerati. Come basi metodologiche ho impiegato i princìpi analitici forniti dai seguenti libri: Paul Hodgins, Relationships between Score and Choreography in Twentieth Century Dance: Music, Movement and Metaphor. Lewiston, New York, The Edwin Mellen Press 1992; Stephanie Jordan, Moving Music: Dialogues with Music in Twentieth- Century Ballet. London, Dance Books LtD 2000 e Id Strawinsky Dances. Re-Vision across a Century. Alton, Dance Books 2007. Secondo i principi esposti dal primo, ho ricercato le corrispondenze sintattiche fra musica e coreografia, ossia quelle che si producono fra figura o motivo musicale, frase, periodo o strutture d'ordine superiore e alcune sequenze gestuali scelte. Ho invece preso in considerazione la visualizzazione della musica, il mickey-mousing, secondo quanto esposto da Stephanie Jordan.
Pensando il rapporto fra immagine e musica nella danza analogo a quello fra musica e immagine nel film, ho considerato gli spettacoli come prodotti audiovisivi; ho quindi ricercato in essi l'emergere di un significato globale in accordo con gli audiovisual studies di Nicholas Cook, i cui princìpi sono presentati nel terzo capitolo.
Ho cercato quindi di spiegare il nesso riscontrato fra Bausch e Waltz basandomi su Nietzsche: ne La nascita della tragedia egli afferma che la lotta e riconciliazione periodica fra apollineo e dionisiaco producono, l'alternanza “ciclica” di tragedia e commedia. In questo senso, a mio parere, il ritorno al corpo e la rappresentazione della società in figure non tragiche, operata da Waltz, è vicina al ritorno alla danza delle ultime opere di Bausch, determinato dall'evolvere degli eventi storico-sociali.
La versione della tesi che viene qui pubblicata è quella originale, che in alcuni punti si discosta da quella definitiva, discussa il 5 luglio 2013 (a.a 2011-12012). Ringrazio sentitamente a questo proposito il mio tutor/relatore per i preziosi consigli forniti. Alcune immagini sono oscurate per problemi di copyright: quando possibile ho fornito un link per consentirne la visualizzazione. Ho ottenuto dopo lungo tempo dalla Paul Sacher Stiftung l'autorizzazione alla pubblicazione di uno schizzo di Wolfgang Rihm: in quest'occasione mi sono state comunicate alcune differenze fra l'indicazione attuale e quanto precedentemente scritto. Riporto entrambe le versioni. Ringrazio la direzione della Fondazione, in particolare nella persona di Angela Ida De Benedictis, già preziosa guida come correlatore durante la stesura della mia tesi specialistica.
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
L'unico servizio antiplagio competitivo nel prezzo che garantisce l'aiuto della nostra redazione nel controllo dei risultati.
Analisi sicura e anonima al 100%!
Ottieni un Certificato Antiplagio dopo la valutazione.
Informazioni tesi
Autore: | Susanna Avanzini |
Tipo: | Tesi di Dottorato |
Dottorato in | Storia e critica dei beni artistici e ambientali (curriculum musicologia) |
Anno: | 2012 |
Docente/Relatore: | Claudio Toscani |
Correlatore: | AngeloPompilioSusanneFranco |
Istituito da: | Università degli Studi di Milano |
Dipartimento: | Dipartimento di Beni Culturali e Ambientali |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 274 |
Forse potrebbe interessarti la tesi:
Il retaggio della tradizione ebraica nella musica di Alon Yavnai e Shai Maestro
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi