Hikkikomori: dipendenza e cultura giapponese
Nelle società dove lo spazio sociale è costruito in modo che agenti e gruppi sociali si distribuiscano in base alla loro posizione sociale, i principi di differenziazione sono più evidenti (Bourdieu). E’ questo il caso del Giappone dove l’individuo è visto come il centro di una rete di relazioni, ossia come una parte di un gruppo ordinato gerarchicamente, al cui interno vale soprattutto l’immagine di sé che gli altri gli rimandano, dove quindi l’immagine esiste solo grazie allo specchio che la riflette. L’ordine sociale giapponese presuppone il dovere e la valorizzazione del dovere e del suo compimento vale per tutti gli ambienti sociali. In primis la scuola. La scuola per Bourdieu esercita una violenza simbolica, una forma dolce di violenza, in quanto riproduce la struttura sociale di classe, in cui viene favorito chi ha maggiori possibilità economiche. Infatti in Giappone le scuole e le università private sono considerate più prestigiose rispetto a quelle pubbliche e sono soprattutto in grado di garantire un immediato accesso al mondo lavorativo, che è l’obiettivo primario per un giapponese. Per questo motivo nonostante il sistema scolastico giapponese sia denominato “gakureki shakai, “società meritocratica scolastica”, esso è più votato all’interiorizzazione di norme e valori e all’estenuante apprendimento di valanghe di dati e informazioni, tralasciando l’aspetto critico degli argomenti trattati (DORE) perché predilige l’inserimento degli studenti nel sistema lavorativo nazionale. In Giappone infatti una volta laureato, il giovane uomo verrà considerato a livello sociale, in proporzione al luogo in cui si è laureato, avrà maggiore considerazione cioè se si è laureato in una università privata piuttosto che in quella pubblica. Motivo per il quale, durante le presentazioni i giapponesi mostrano il meishi (biglietto da visita) in cui vengono riportate le informazioni principali riguardo alla sua vita, in particolare il titolo di studio e dove esso è stato conseguito. Tale sistema scolastico è quindi non solo molto selettivo, sin dall’età di sei anni il bambino viene sottoposto ad una serie di estenuanti esami di sbarramento per l’accesso alle classi superiori; l’accesso alle università (di cui le più prestigiose sono a pagamento) sono tutte a numero chiuso, ma soprattutto in un sistema in cui non è tollerato alcun tipo di fallimento o di errore: lo studente giapponese si trova quindi di fronte ad un dispositivo normativo che fa del sacrificio e dell’ordine le sue armi principali (PELLITTERI). Motivo per il quale fenomeno come quelli del bullismo (ijime) o della pubblica umiliazione (esemplare) da parte di insegnati e coetanei sono spesso tollerati e utilizzati come forme di controllo sociale. Il controllo sociale in Giappone viene quindi esercitato attraverso la paura e la vergogna, cioè sul senso di riprovazione che gli altri potrebbero esprimere in caso di fallimento o di mancata adesione alle regole sociali (sekentei). Per questo motivo fenomeni come quello degli hikikomori o degli otaku sono il riflesso di un profondo senso di inadeguatezza nei confronti delle aspettative sociali e come ricerca di uno spazio (la stanza) in cui poter esprimere la propria individualità, tralasciando la facciata (GOFFMAN), in giapponese tatemai, ovvero il ruolo socialmente imposto e a cui un giovane deve attenersi per diventare ciò che gli altri vorrebbero che fosse.
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
L'unico servizio antiplagio competitivo nel prezzo che garantisce l'aiuto della nostra redazione nel controllo dei risultati.
Analisi sicura e anonima al 100%!
Ottieni un Certificato Antiplagio dopo la valutazione.
Informazioni tesi
Autore: | Federica Giammaruco |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2011-12 |
Università: | Università degli Studi di Bari |
Facoltà: | Scienze della Formazione |
Corso: | Editoria, comunicazione multimediale e giornalismo |
Relatore: | Francesca Ursula Carbone |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 129 |
Forse potrebbe interessarti la tesi:
Una moltitudine sola. Il fenomeno Hikikmori
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi