La Sati nell'India Moderna e Contemporanea
La satī, ossia la pratica per cui una donna rimasta vedova si immola sulla pira funebre del defunto consorte, argomento centrale di questo lavoro, era e resta una realtà indiana. In questa sede l’obbiettivo è la comprensione dell’origine del fenomeno satī, come si è modificato nel tempo, ciò che lo rende ancora attuale e in base a quali idee, fino al cambiamento del significato culturale della satī in seno alla società contemporanea. Questo elaborato, frutto di una comparazione e di un’attenta analisi delle opere sopra ricordate e di altre ancora, si suddivide in quattro capitoli. Il primo conduce al passato, analizzando le possibili tracce dell’esistenza del rito nell’ “antica India”, vista l’importanza che essa riveste nella comprensione della realtà odierna. Pertanto il fenomeno, quale esso si presenta, viene prima descritto nel suo ambito storico e nelle fonti indiane, per poi gettare uno sguardo alle testimonianze lasciateci dagli antichi greci e latini su casi di satī. Il secondo capitolo è dedicato al modo in cui questo rito fu visto e vissuto dagli osservatori occidentali: viaggiatori, missionari, mercanti e studiosi che nel corso dei secoli XIV fino al XVIII circa fecero dell’India una delle loro mete. Venendo al periodo coloniale, le iniziative dei governatori, l’ampia letteratura storica e giuridica che accompagnò l’editto di Lord William Bentinck, sia da parte inglese che indiana, tra cui l’importante ruolo riformatore di Rammohan Roy (o Ram Mohan Roy), sarà oggetto, seppure in modo marginale, rispetto al nucleo centrale della nostra indagine, del terzo capitolo. Infine, le analisi precedenti vengono messe a confronto con la realtà più recente nel quarto capitolo, in cui, nel quadro degli intricati cambiamenti sociali in seno alla società indù, si dà spazio alle riflessioni sulle dinamiche che rendono la satī un rito ancora attuale. Il contesto contemporaneo è lo sfondo storico sul quale mettere in evidenza le caratteristiche che questo rito assume in relazione a quei movimenti moderni per cui la satī è un crimine, e a quei soggetti e istituzioni che continuano ad associarla a vari valori positivi.
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Informazioni tesi
Autore: | Luisia D'urso |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2009-10 |
Università: | Università degli Studi di Roma La Sapienza |
Facoltà: | Studi Orientali |
Corso: | Lingue e letteratura afroasiatiche |
Relatore: | Mario Prayer |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 245 |
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