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Virtual banking: ruolo e potenzialità della banca in Internet

Nella tesi sono esaminate quelle che sono le prerogative dello sviluppo della Banca Virtuale nel nostro Paese senza rifiutare confronti con realtà più antesignane della nostra. Resta comunque ferma la convinzione che la tanto inneggiata “globalizzazione” non è un valore assoluto e quindi l’appropriazione e l’adattamento di schemi vincenti (soprattutto americani) non è il modo corretto di procedere in quanto non si possono trascurare le caratteristiche contingenti di ciascun popolo in nome dell’uniformità.
Il primo capitolo definisce in via generale cosa si intende innanzitutto per Banca Virtuale e la presenza di alcuni grafici tratti da una accurata ricerca permettono di focalizzare quelle che sono le caratteristiche maggiormente evidenti della versione made in Italy confrontata con quella di alcune tra le più rilevanti realtà europee.
Il secondo capitolo prende spunto dall’intenzione di capire il nesso esistente tra le diverse realtà di Virtual Banking europee e il grado di diffusione della Rete in ciascuna nazione. Da questa analisi si passerà all’esposizione di quelli che sono gli elementi basilari dell’home banking e del trading on line.
Il terzo capitolo passa in rassegna quelli che sono attualmente i mezzi tecnologici, alternativi al PC, che permettono di accedere alla banca senza la necessità della coincidenza del luogo fisico del cliente e dell’azienda di credito. Tra di essi quello che sembra ricoprire, al momento, il ruolo di predestinato ad essere il più utilizzato in futuro in Italia, è il phone mobile banking.
Il capitolo successivo osserva nel dettaglio le problematiche legate alla sicurezza che tutt’oggi rappresentano uno degli aspetti da migliorare affinché la Banca Virtuale prenda definitivamente il sopravvento nei confronti della banca tradizionale sostanzialmente filiale dipendente. Verranno analizzati i vantaggi e gli svantaggi di due dei protocolli della sicurezza attualmente più utilizzati, l’SSL (Secure Sockets Layer) e il SET (Secure Electronic Transaction).
Nel quinto capitolo, dopo aver dato un breve inquadramento al commercio elettronico, sarà evidenziato e sviscerato il ruolo che la banca deve e dovrà avere all’interno di tale cambiamento epocale. Verranno proposti alcuni esempi di come la banca può inserirsi e ritagliarsi un compito da protagonista nell’e-Commerce evitando, in questo modo, il rischio di disintermediazione insito in questo nuovo modo di regolare gli scambi commerciali. Sempre in questo capitolo è presente una panoramica degli strumenti di pagamento elettronico maggiormente utilizzati a livello nazionale e di come la banca si posiziona nei diversi processi di pagamento.
L’ultimo capitolo riassume le metodologie per effettuare l’analisi fondamentale e l’analisi tecnica per decidere come investire in titoli azionari quotati nelle Borse Valori internazionali.

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5 INTRODUZIONE _______________________________________________________________________________________________________ Negli ultimissimi anni si è innescato un processo probabilmente irreversibile di trasformazione della banca tradizionale in un’entità più flessibile, disponibile in qualsiasi luogo e a qualunque ora e quindi, in un’unica parola, virtuale. Il processo non è terminato e anzi, non essendo l’Italia una precorritrice in questo campo, l’evoluzione è in pieno svolgimento e non si prevede il raggiungimento di uno stato di maturità nel breve periodo. Parlare di maturità in ambito di Virtual Banking e più in generale in ciascuno dei settori della New Economy, non è completamente pertinente in quanto l’introduzione e l’adozione di Internet nell’economia ha scardinato le teorie “classiche” in cui erano esemplificati l’evolversi dei rapporti e le tempistiche insite nell’innovazione. La dinamicità e la continua evoluzione sono perciò le caratteristiche peculiari del Virtual Banking. Nella tesi sono esaminate quelle che sono le prerogative dello sviluppo della Banca Virtuale nel nostro Paese senza rifiutare confronti con realtà più antesignane della nostra. Resta comunque ferma la convinzione che la tanto inneggiata “globalizzazione” non è un valore assoluto e quindi l’appropriazione e l’adattamento di schemi vincenti (soprattutto americani) non è il modo corretto di procedere in quanto non si possono trascurare le caratteristiche contingenti di ciascun popolo in nome dell’uniformità. Il primo capitolo definisce in via generale cosa si intende innanzitutto per Banca Virtuale e la presenza di alcuni grafici tratti da una accurata ricerca permettono di focalizzare quelle che sono le caratteristiche maggiormente evidenti della versione made in Italy confrontata con quella di alcune tra le più rilevanti realtà europee.

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Informazioni tesi

  Autore: Marco Tessadori
  Tipo: Tesi di Laurea
  Anno: 1999-00
  Università: Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano
  Facoltà: Economia
  Corso: Economia e Commercio
  Relatore: Maria Megale
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 224

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