L'adozione nel diritto internazionale privato
L’intenzione della presente disamina si concreta nell’analizzare i singoli articoli della legge 218/95 riguardanti l’adozione internazionale, evidenziando, da un lato, la funzionalità del nuovo sistema di conflitto previsto, anche in relazione alla precedente (già novellata) legge 184/83, dall’altro le eventuali modificazioni apportate a tale sistema dalla recente legge 476/98.
Nella premessa sono stati trattati sia la ratio, sia l’evoluzione storica dell’istituto. Riguardo al primo aspetto, si è evidenziata la crescente importanza dell’adozione internazionale derivante dalla rigorosità procedurale della disciplina interna e dall’eccesso di domande di adozione rispetto al numero di minori italiani adottabili. Riguardo al secondo aspetto, invece, sono state passate in rassegna le leggi e le Convenzioni che hanno disciplinato questo istituto: dalle uniche due norme previste dal codice civile nelle disposizioni delle preleggi al sostanziale silenzio della legge 431/67, dall’inutile Convenzione di Strasburgo del 1967 alla normativa materiale italiana prevista dal titolo III della legge 184/83, dalla garantistica Convenzione dell’Aja del 1993 alla legge 476/98 che non solo ha recepito tale ultima Convenzione ma ha anche modificato quella parte della legge del 1983 riguardante l’adozione internazionale.
Per ragioni sistematiche si è ritenuto opportuno iniziare il presente studio dall’art. 40, riguardante la giurisdizione, più che dall’art. 38, riguardante la legge applicabile alle adozioni internazionali. Prima della riforma del diritto internazionale privato, la giurisdizione italiana sussisteva ricorrendo a quelle norme della legge 184/83 che prevedevano la competenza territoriale del giudice interno e la competenza per materia del Tribunale per i minorenni. Con la legge 218/95 la giurisdizione ha avuto finalmente una disciplina organica, anche se non unitaria, distinguendosi i criteri relativi all’accertamento del rapporto, designati al comma 1°, da quelli relativi allo svolgimento del rapporto stesso, cui si riferisce il comma 2°. Pertanto sono stati analizzati, in primo luogo, i criteri previsti dall’art. 40, comma 1°, con le seguenti innovazioni rispetto al regime previgente. In base a questa disposizione, la giurisdizione italiana sussiste quando “gli adottanti o uno di essi o l’adottando siano cittadini italiani ovvero stranieri residenti in Italia” (lett. a) oppure quando “l’adottando sia un minore in stato di abbandono in Italia” (lett. b); in quest’ultimo caso la dottrina unanime ritiene che esso non possa essere riferito al minore italiano ma solo a quello straniero.
Secondo la dottrina prevalente non sempre l’applicazione di tali criteri di giurisdizione realizzerà quella coincidenza tra forum e ius, che era già stata evidenziata dalla dottrina in materia di adozione e che è caratteristica della riforma. Inoltre, si ritiene diffusamente che la norma in esame deroghi, per il principio di specialità delle norme, all’art. 9 della legge 218/95 in materia di giurisdizione volontaria.
Riteniamo che la recente legge 476/98 non abbia intaccato l’impianto di competenza giurisdizionale previsto dalla legge di riforma, anche perché sono state poste norme interne sulla competenza territoriale e per materia, avulse quindi dalla materia dell’art. 40, comma 1°.
Il comma 2° dell’art. 40 si riferisce, invece, alla giurisdizione nei rapporti personali e patrimoniali tra l’adottato e l’adottante o gli adottanti ed i parenti di questi e prevede la giurisdizione del giudice italiano, oltre che nelle ipotesi previste dall’art. 3 della presente legge, ogni qualvolta l’adozione si è costituita in base al diritto italiano; tuttavia, l’ambito di applicazione di questa disposizione è molto limitata per effetto di altre leggi o convenzioni che hanno maggior titolo ad essere applicate, in virtù del criterio di specialità.
Nel secondo capitolo è stato affrontato il problema della legge applicabile (artt. 38 e 39). Con riferimento all’art. 38, comma 1°, riguardante la legge applicabile alla costituzione dell’adozione, la dottrina prevalente, a nostro avviso condivisibile, ha affermato che i criteri di collegamento, previsti nella prima parte, costituiscono la regola, mentre l’applicazione della lex fori contemplata nella seconda parte, costituisce l’eccezione. Innovando rispetto al sistema previgente, è stata introdotta la categoria dei presupposti avente una qualificazione distinta dalla costituzione dell’adozione. Tuttavia, riguardo agli elementi costitutivi, si è posto il problema della legge applicabile alla dichiarazione di adottabilità di un minore che è stato risolto dalla dottrina in maniera non univoca.
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
L'unico servizio antiplagio competitivo nel prezzo che garantisce l'aiuto della nostra redazione nel controllo dei risultati.
Analisi sicura e anonima al 100%!
Ottieni un Certificato Antiplagio dopo la valutazione.
Informazioni tesi
Autore: | Pietro Fiorella |
Tipo: | Tesi di Laurea |
Anno: | 1998-99 |
Università: | Università degli Studi di Bari |
Facoltà: | Giurisprudenza |
Corso: | Giurisprudenza |
Relatore: | Vincenzo Starace |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 177 |
Forse potrebbe interessarti la tesi:
Adozione nazionale e internazionale: le lacune della legge 184/83 e la riforma introdotta dalla legge 476/98
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi