Istruzione, associazionismo e mutualità nella provincia di Imperia fra '800 e '900
La ricerca di queste pagine si prefigge l’obiettivo di studiare la storia della società di mutuo soccorso e, questo vuol dire capire le prime forme associative del movimento operaio e comprenderne le premesse poste ad una moderna previdenza sociale.
Il proposito è quello di cogliere lo sviluppo delle forme previdenziali di mutuo soccorso, caratterizzate dall’essere laiche e autogestite dai propri membri, antecedenti e parallele allo sviluppo di un moderno discorso sulla previdenza sociale.
Altro obiettivo fondamentele del presente lavoro è l’analisi dello sviluppo dell’istruzione nella città di Imperia, con particolare riferimento su Porto Maurizio, partendo dalle prime forme di organizzazione scolastica fino al 1923, anno in cui fu decretata la nascita del comune di Imperia, dall’unione di Porto Maurizio, Oneglia ed altri nove comuni del circondario.
Ciò è stato possibile attraverso un’attenta e accurata raccolta di testi bibliografici a cui è stata affiancata un’analisi di fonti archivistiche relative ai principali archivi comunali e provinciali.
Così è nata la struttura della tesi che è possibile suddividere in quattro capitoli: il primo capitolo riguarda le origini della mutualità che ha inizio con l’assistenza e la beneficenza che sono alla base di un discorso moderno di carattere sociale per poi giungere al problema su quali e come si siano organizzate le prime forme assistenziali.
Si è visto come queste avessero largo spazio nell’ambiente caritativo ecclesiastico e che tali prestazioni venivano erogate a chiunque, sia al “valido che all’invalido”, e che ciò che contava era l’elemosina in sé e non a chi veniva erogata; questo ha portato a delle conseguenze non trascurabili dal momento che i controlli erano quasi inesistenti e, non tutti i beneficiari avevano il diritto di usufruirne. Tra i temi più importanti e i più dibattuti di questo periodo troviamo la povertà che, però, veniva messa in discussione individuandone le cause sociali; queste riflessioni diedero vita ad alcune leggi come quella sui poveri dell’Inghilterra in cui si pose distinzione netta fra ciò che era dovuto ai validi e ciò che era dovuto agli invalidi, individuando per i primi solo un diritto all’assistenza medica ed il lavoro nelle workhouses.
Per quanto riguarda la zona portorina, accanto ad un minimo di assistenza pubblica, vi era poi, l’intervento caritativo delle confraternite in cui veniva esplicata un’attività solidaristico-caritativa ed una legata a celebrare le cerimonie religiose; esse nacquero per un infinità di scopi ed ebbero un notevole e costante ruolo nella vicenda politica cittadina. Importante è la presenza del dato corporativo che, in altre realtà esplicava un’attività mutualistico assistenziale mentre qui non pareva segnalarsi per interventi particolarmente qualificati. La comunità di Porto Maurizio garantiva un servizio medico ed un ospedale mentre tutto il settore dell’assistenza agli anziani ed ai poveri era totalmente affidato alle iniziative private. Inoltre l’intervento pubblico si occupava dell’assistenza all’infanzia abbandonata eleggendo ogni due anni dame di Misericordia allo scopo di occuparsi del problema. Per concludere si fa riferimento al mutualismo cattolico, al movimento operaio e all’associazionismo prima e dopo l’Unità.
Con il secondo capitolo vengono descritte le iniziative popolari nel ponente ligure, le origini e lo sviluppo della mutualità, il problema del riconoscimento giuridico delle società di mutuo soccorso e le loro caratteristiche principali e, il mutuo soccorso tra continuità e innovazione. Altri aspetti importanti di questo capitolo saranno l’analisi della cattedra ambulante di agricoltura, il regio oleificio sperimentale, il corso popolare e le scuole per adulti.
Nel terzo capitolo invece, si affronta il problema dell’istruzione. Il primo apporto all’istruzione locale va sicuramente assegnato ai Benedettini che aprirono uno “studio” nel proprio convento dando l’opportunità a molti giovani di alloggiarvi per studiare. Si farà poi riferimento a Porto Maurizio sotto i Savoia, all’istruzione elementare prima e dopo la legge Casati, agli alunni iscritti, al corso inferiore, all’istituto tecnico, all’asilo infantile, alle scuole private e al corso femminile con il suo regolamento.
Questo lavoro si conclude con il quarto capitolo in cui si parla dell’organizzazione scolastica facendo riferimento ai locali e al materiale didattico-scientifico, alle caratteristiche degli insegnanti con stipendi e materie di insegnamento, all’importanza e al ruolo dell’educazione fisica e agli spazi necessari per effettuarla, infine si discute del personale non docente ed inservienti e dell’assistenza scolastica in cui è ampio il dibattito sul valore e il ruolo della refezione scolastica per gli alunni e le famiglie stesse.
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Informazioni tesi
Autore: | Silvia Giorlando |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2005-06 |
Università: | Università degli Studi di Torino |
Facoltà: | Scienze dell'Educazione |
Corso: | Scienze dell'educazione degli adulti e della formazione continua |
Relatore: | Maria Cristina Morandini |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 249 |
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