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La fase della valutazione nei policy studies

Negli corso degli ultimi anni, possiamo dire, che la policy evalutation sta ormai diventando una tecnica molto diffusa, infatti vi sono anche dei casi in cui la valutazione viene addirittura prescritta per legge in determinati campi.

Nonostante ciò però, sia in Italia che nel resto dell’Europa, il vero e proprio decollo della pratica di valutazione non è ancora avvenuto e la causa principale di tale mancato avviamento è individuato nel rapporto passivo che si instaura tra i professionisti della valutazione e i vertici istituzionali.

I soggetti valutatori, infatti, lamentano la scarsa tendenza culturale della classe dirigente a farsi valutare e analizzare. I politici e i dirigenti, invece, ritengono che l’orgoglio dei professionisti non deve essere lodato, cioè i soggetti valutatori non meritano troppa considerazione.

Sinteticamente, le principali cause della lenta diffusione della valutazione sono la mancata strategia di penetrazione culturale e di socializzazione. Possiamo dire che nei paesi della Comunità Europea gli organismi specifici che si occupano della valutazione sono ancora pochi, di cui, a questo riguardo, si può ricordare il Comitato Nazionale di Valutazione delle Università, istituito in Francia.

Inoltre, affinché la valutazione incontri meno difficoltà possibili è necessario che tra gli organismi di valutazione e gli organismi decisionali vi sia una netta separazione, in modo tale che i primi svolgano il loro ruolo con spirito critico e basino il loro lavoro sulla funzione valutativa; che colui che valuta possieda una capacità pluri-disciplinare, e che l’informazione sia molto chiara, in modo tale che consenta l’accesso alle fonti necessarie. Inoltre è fondamentale che gli organi di valutazione siano tanti in modo da poter garantire la competizione fra esperti, e l’uso dei loro apporti nelle diverse contrattazioni che precedono la decisione.

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3 CAPITOLO PRIMO Le politiche pubbliche: concetti e strumenti di analisi. 1.1 I policy studies in scienza politica: teorie e modelli. La politica è, da secoli, oggetto di interesse e di riflessione di numerosi filosofi, storici e studiosi. Tale interesse è comprensibile, vista e considerata l’importanza che la politica riveste nella vita degli uomini. Ad essa, infatti, possiamo attribuire la realizzazione di una serie di attività che comportano cambiamenti, positivi o negativi, sia nell’ambito politico che in quello culturale, sociale ed economico delle nostre società. Quindi, in maniera molto sintetica, la politica può essere definita come «l’insieme delle attività, svolte da uno o più soggetti individuali o collettivi, caratterizzate da comando, potere e conflitto, ma anche da partecipazione, cooperazione e consenso, inerenti al funzionamento della collettività umana alla quale compete la responsabilità primaria del controllo della violenza e della distribuzione al suo interno di costi e benefici, materiali e non» (Cotta, Della Porta, Morlino, 2001, p.29). La politica è, quindi, una sfera dell’agire umano, dalla quale si possono scindere tre dimensioni. La prima è quella che va sotto il nome di politics. Con il termine politics ci riferiamo allo studio del potere, considerato come l’attitudine ad intervenire e influire sulle scelte fatte dagli individui (Cotta, Della Porta, Morlino 2001). In linea generale, questo termine è utilizzato per designare tutti quei fenomeni, tra cui lotta per il potere, competizione tra patiti politici, gruppi di pressione e persone in genere, che vengono posti in essere, da uno o più individui, al fine di influenzare la collettività e di rivestire funzioni di notevole rilevanza in seno ad un dato paese (Mèny, Thoenig 2003). Questa è la prima faccia della politica, all’interno della quale tutto ruota intorno al potere, riconosciuto come fattore principale della vita politica ed elemento su cui si basa l’agire dei politici di professione. La seconda faccia, invece, concentra la propria attenzione su tutti quei fenomeni che sono legati alla definizione della comunità politica e alle relative strutture e processi di mantenimento e cambiamento che avvengono all’interno della stessa.

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Informazioni tesi

  Autore: Maria Francesca Rubanu
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2009-10
  Università: Università degli Studi di Cagliari
  Facoltà: Scienze Politiche
  Corso: Amministrazione Governo e Sviluppo Locale
  Relatore: fulvio venturino
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 49

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