Jessica
Le città rivestono un ruolo essenziale nello sviluppo economico e sociale dell’Unione Europea, poiché l’80% della popolazione, secondo dati ESPON 2006, vive o lavora nelle aree urbane. Qui si trovano i motori dell’innovazione e della crescita economica ma anche rilevanti fenomeni di degrado, povertà, inquinamento ed esclusione sociale.
E’ forte il bisogno di riqualificazione di queste aree e di una maggiore flessibilità della loro struttura, che permetta l’adattamento all’evoluzione delle condizioni economiche, e allo stesso tempo il miglioramento della qualità di vita della popolazione. Un approccio integrato che si occupi di problemi disparati come il trasporto urbano, l’ambiente, i servizi pubblici e le attività economiche, può portare ad una struttura urbana più equilibrata, sostenibile dal punto di vista ambientale e più vivibile per la popolazione.
Per poter realizzare tali obiettivi sono necessari programmi di investimento multisettore che richiedono l’adozione di politiche innovative, la mobilitazione di una vasta gamma di partner di finanziamento e capacità manageriali diversificate.
JESSICA (Joint European Support for Sustainable Investment in City Areas) è un accordo di collaborazione promosso dal Consiglio Europeo e sostenuto dalla Banca Europea degli Investimenti (di seguito BEI), per aiutare gli Stati membri dell’Unione Europea a sfruttare gli strumenti di ingegneria finanziaria a sostegno degli investimenti sostenibili nello sviluppo urbano.
In tutti gli Stati membri, la finanza pubblica ha tradizionalmente fornito la maggior parte dei fondi per la riqualificazione urbana a livello nazionale o di Regioni/Provincie.
Spesso però le iniziative hanno avuto una priorità inferiore del dovuto, o una scarsa pianificazione e attuazione e, i rischi connessi al lungo termine delle operazioni, hanno bloccato gli investitori privati. Il progetto JESSICA risponde a questa esigenza di rinnovamento e rigenerazione sostenibile delle aree urbane ma in maniera più flessibile ed integrata. Tramite tale progetto gli Stati membri sono guidati all’uso dei Fondi Strutturali, e sono aiutati per la creazione di Fondi di Sviluppo Urbano (di seguito FSU).
Si cerca di accrescere la coesione tra la dimensione economica e sociale di un’area e di offrire l’opportunità di convogliare risorse aggiuntive per l’espansione dei progetti.
I principi di una politica europea comune in ambito urbano sono stati definiti dall’”Accordo di Bristol” redatto nel dicembre 2006. Tali principi affermano la necessità di aumentare il ritmo del rinnovamento urbano in tutta Europa attraverso l’utilizzo dei Fondi Strutturali europei, e riconoscono il ruolo delle istituzioni finanziarie comunitarie, tra cui la BEI, e la loro notevole esperienza in questo settore.
Con il “Protocollo di intesa” firmato nel Maggio 2006, si è coordinato il ruolo della BEI e della Banca di Sviluppo del Consiglio Europeo (CEB) sui progetti urbani.
JESSICA è stata lanciata, infine, per poter sfruttare le risorse aggiuntive derivanti dai partenariati pubblico-privato (PPP) e per incrementare la sostenibilità a lungo termine degli investimenti.
I FSU utilizzabili sono di diverso tipo e possono essere destinati ad investimenti in diversi settori, con alla base un approccio al mercato e l’uso in progetti integrati ben definiti.
Per valutare la fattibilità dei progetti e garantirne un’attuazione efficace la BEI ha introdotto degli studi di valutazione preliminari, tali studi hanno il ruolo di mostrare le potenzialità delle aree e dei mercati ad esse connessi, nonché le competenze amministrative delle autorità richiedenti.
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Informazioni tesi
Autore: | Cristina Di Stefano |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2009-10 |
Università: | Università degli Studi dell'Aquila |
Facoltà: | Economia |
Corso: | Scienze dell'economia e della gestione aziendale |
Relatore: | Margherita Mori |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 74 |
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