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La pedofilia e il turismo sessuale. Una lettura in chiave sociologica e giuridica del fenomeno.

Con il presente lavoro, osserveremo come nel corso dei secoli i comportamenti sessuali degli uomini e le motivazioni che hanno spinto alcuni di loro ad accompagnarsi sessualmente con i più piccoli sono stati influenzati, attraverso le diverse epoche, dai costumi e dalla società in cui essi hanno vissuto, assumendo talvolta connotazioni educative, altre volte terapeutiche, altre volte ancora socialmente accettate; evidenzieremo, poi, come il denaro all’interno del fenomeno in oggetto abbia relegato ancor più i bambini al ruolo di oggetti ed alla loro conseguente mercificazione. Vedremo, ancora, come nella nostra società questi aspetti siano quasi tutti presenti, portando in tal modo a creare una certa confusione su chi sia il pedofilo, sulle motivazioni che lo spingono a ricercare sessualmente i bambini e, non ultimo, su che cosa è esattamente la pedofilia.Attraverso l’inquietante problema dell’abuso sessuale di minore allargheremo, dunque, l’indagine alla figura del pedofilo ed al fenomeno della pedofilia in generale, tralasciando, comunque, gli aspetti più propriamente psicopatologici .Vengono di seguito affrontate le tematiche di tragica attualità riguardanti, in particolare, il modo di essere pedofili nel XXI secolo, secondo le peculiarità proprie della contemporaneità, vale a dire la piaga del turismo sessuale e l’uso di internet, passando, poi, ad una panoramica degli strumenti di carattere legislativo attualmente disponibili, a livello internazionale, comunitario ed interno, per frenare il fenomeno. Last, but not least, approfondiremo l’incontro tra il ricco mondo occidentale e la miseria dei popoli del Terzo Mondo evidenziando come esso permetta, attraverso le forme del turismo sessuale, purtroppo sempre più diffuse, che l’infanzia dei deboli venga violata sistematicamente su scala mondiale, passando così da considerazioni etico-individuali a valutazioni di ordine etico-sociale: “la pedofilia è l’esatta riproduzione di una società incentrata sui poteri. Assolutamente verticistica assolutamente consumista”.

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1 INTRODUZIONE Il problema della pedofilia, spesso dimenticato, è vecchio quanto il mondo: tutte le civiltà che si sono susseguite nella storia dell’umanità hanno rivelato l’esistenza, spesso elevata a prassi, di rapporti sessuali tra adulti e minori, con l’unica variabile dell’età del minore posta a discrimine del rapporto descritto come «contro natura». Ovviamente, spetta alla politica sociale il diritto, e, fors’anche, il dovere, di stabilire dei criteri obiettivi per determinare quando ed in che modo si possa presumere la parità di rapporti di potere da cui far discendere la legittimità del consenso. Per tale motivo è richiesto uno sforzo congiunto da parte di molti settori: certamente, insieme allo psicanalista anche il sociologo, l’educatore, ma, soprattutto, il politico ed il legislatore sono investiti del compito, interpretando i nuovi fenomeni sociali e proponendo nuove leggi, di proteggere l’individuo e la comunità, armonizzando dinamicamente l’esigenza individuale con quella del vivere collettivo. Si tenga conto che la pedofilia è un fenomeno sommerso, che dispone di complicità e di sostegno impliciti nell’intero corpo sociale: inoltre, la casistica esclusiva di manifestazioni decodificate sotto tale termine è quella fornita da soggetti che hanno commesso reati sessuali su minori e che, quindi, la frequenza del fenomeno viene ad essere, generalmente, valutata sulle attività criminose; in altri termini, si parla di pedofili solo in casi eccezionali (reati), cioè quando accadono eventi che mettono completamente a nudo la nostra difficoltà di comprendere i fenomeni di scarsa portata conoscitiva1. 1 Nella maggioranza dei casi, vedremo nel prosieguo del lavoro, i casi scoperti avvengono nelle famiglie, nelle scuole, nei luoghi dove si pratica lo sport, cioè proprio dove i bambini devono essere educati.

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Informazioni tesi

  Autore: Laura Maradei
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2007-08
  Università: Università degli Studi di Perugia
  Facoltà: Giurisprudenza
  Corso: Scienze giuridiche
  Relatore: Silvia Fornari
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 109

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