I distretti culturali: promozione e conservazione di nuove forme d'arte
Nella società odierna la cultura detiene una particolare rilevanza all’interno dei processi economici. Essa non è soltanto un riflesso diretto dell’immagine sociale, materiale e spirituale di un popolo, ma, al tempo stesso, è una risorsa fondamentale per la crescita economica del territorio stesso. La cultura, inoltre, ha una doppia funzione poiché è un input di produzione di beni materiali e immateriali, ed è, a sua volta, un bene di consumo finale, relativamente alla sua stessa fruizione.
In questa prospettiva, pertanto l’insieme delle attrattive culturali costituisce uno strumento fondamentale per la valorizzazione di un territorio, obiettivo che si può perseguire creando una sinergia tra le varie attrattive culturali, il territorio che le ospita e la comunità locale che le rappresenta.
A tal proposito, questo lavoro, in linea con l’idea di uno sviluppo locale, intende fornire uno spaccato sulla realtà del distretto culturale come risorsa di sviluppo territoriale per poi valutare, in particolare, il connubio, che attualmente sembra avvenire sempre più spesso, tra arte contemporanea ed istituzioni museali. L’obiettivo è, dunque, quello di stimare gli impatti che gli eventi culturali e, in particolare quelli che riguardano l’arte contemporanea.
La tesi si compone di tre capitoli. Il primo, nella sua prima parte, descrive il modello di sviluppo distrettuale partendo dalle sue origini, nell’ambito industriale, e soffermandosi sulla sua successiva evoluzione nell’ambito culturale. Segue poi un’analisi delle caratteristiche preminenti del distretto in generale, le sue finalità e gli obiettivi, per poi passare in rassegna i vari tipi di distretti culturali.
La seconda parte del primo capitolo descrive i diritti di proprietà collettiva in ambito distrettuale come strumenti di protezione e specializzazione della qualità ed illustra lo stato attuale dei distretti culturali in Italia, fornendo due esempi specifici quali il distretto della ceramica di Caltagirone, in Sicilia, e quello della lirica in Emilia – Romagna ed evidenziandone i punti di forza e debolezza.
Il secondo capitolo si compone di due sezioni principali. Nella prima sezione si fa una panoramica del sistema dell’arte contemporanea: le sue origini, le strutture di vendita articolate in fiere, aste e gallerie, i soggetti che vi operano. In particolare, si traccia il profilo del collezionista d’arte.
La seconda sezione, invece, traccia le caratteristiche del museo d’arte contemporanea inglese Tate Modern, quale esempio rappresentativo di museo d’arte contemporanea. In particolare, è descritta la sua struttura, l’organizzazione, l’offerta culturale orientata verso il suo potenziale fruitore e il rapporto con il territorio.
Il terzo ed ultimo capitolo, dopo un riferimento al distretto culturale di Catania ed alle recenti esperienze della città etnea nell’ambito del contemporaneo, presenta l’analisi di un’esperienza italiana di museo d’arte contemporanea in Sicilia, ovvero il museo Riso sito in Palermo.
Il lavoro si concentra, in particolare, sullo stato attuale di un potenziale distretto culturale d’arte contemporanea nel capoluogo siciliano, per poi descrivere la recentissima esperienza museale di Riso, concepita come potenziale driver di sviluppo locale e, possibilmente, nazionale. Nello stesso capitolo, avvalendosi del gentile contributo della Regione Siciliana e dello staff del Museo Riso contattato all’uopo dalla scrivente, vengono descritti la struttura, gli obiettivi e soprattutto le azioni previste sul territorio, come ad esempio, il progetto “5eventi” e gli interventi di formazione ed educazione al contemporaneo nei confronti della comunità. Ciò in vista di una diffusione più capillare dell’arte contemporanea sul territorio e di una parallela valorizzazione dell’intero sistema regionale dell’arte contemporanea, nell’ottica di una politica di sviluppo a carattere distrettuale.
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Informazioni tesi
Autore: | Erica Agnello |
Tipo: | Tesi di Laurea |
Anno: | 2008-09 |
Università: | Università degli Studi di Catania |
Facoltà: | Lingue e Letterature Straniere |
Corso: | Lingue e Culture Europee |
Relatore: | Tiziana Cuccia |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 155 |
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