Lo scorporo della rete fissa nel diritto delle telecomunicazioni in Italia
I servizi che soddisfano esigenze fondamentali della collettività quali i trasporti di linea, le telecomunicazioni, le radiodiffusioni circolari, il recapito della corrispondenza postale, la somministrazione di energia elettrica e di gas naturale, sono tradizionalmente definiti servizi pubblici. Uno dei servizi che si è caratterizzato nel corso degli anni per una continua innovazione tecnologica che ha generato non pochi problemi sia teorici che pratici nei vari settori del diritto, sia a livello nazionale che comunitario, è quello delle telecomunicazioni.
La concomitanza di tre fattori (liberalizzazione, privatizzazione, regolamentazione) ha fatto sì che le telecomunicazioni rappresentassero il settore che, rispetto ad altre utilities, ha maggiormente beneficiato dei processi di riforma intervenuti negli ultimi anni.
Dopo il 1973, sono mutate le condizioni tecnologiche di uso delle telecomunicazioni. La loro evoluzione ha consentito di far transitare sulla rete pubblica numerosi servizi e ha reso anche economicamente conveniente moltiplicare le reti. Si sono, quindi, determinate le condizioni di uno straordinario sviluppo prima della concorrenza sulla rete e poi della concorrenza tra le reti. La Comunità europea è intervenuta con numerose direttive per disporre una crescente liberalizzazione del settore delle telecomunicazioni fino all' introduzione della piena concorrenza nel 2002.
Nella fase di transizione dal monopolio alla piena concorrenza la semplice applicazione della normativa generale antitrust non sarebbe stata sufficiente a consentire la creazione di un mercato delle telecomunicazioni caratterizzato dalla presenza di una pluralità di operatori in competizione tra loro. A tal fine si rendeva indispensabile un' apposita regolamentazione di settore, basata su una serie di misure “asimmetriche”, volta ad imporre una serie di obblighi agli operatori ex monopolisti (ad esempio le misure di accesso e di interconnessione) indispensabili per permettere la trasformazione di un mercato monopolista in un mercato effettivamente concorrenziale, e quindi precondizione all' operatività della “lex mercatoria”. Aver disegnato, però, solo rimedi comportamentali e non misure più drastiche nei confronti degli ex monopolisti, è stata una risposta inadeguata alla disfunzione da correggere, perché non riesce ad evitare che l' operatore verticalmente integrato ricorra abusivamente alle sinergie tra gestione integrata di rete e fornitura di servizi.
“...Nei settori recentemente liberalizzati, gli ex monopolisti, abituati per anni alla protezione offerta dal regime della riserva legale, una volta che essa è stata eliminata, tendono a replicarne gli effetti tramite comportamenti escludenti, rifiutando ai concorrenti l' accesso ad un' infrastruttura essenziale o pregiudicandone la permanenza nel mercato mediante l' adozione di strategie predatorie...”(AGCM).
Il problema di fondo di una liberalizzazione “zoppa”, il dibattito che in questi anni ha visto contrapporsi un ampio spettro di proposte sul destino dell' ex monopolista (separazione della rete, pareri favorevoli all' acquisto del controllo da parte delle banche al fine di tutelare l' italianità, nazionalizzazione della rete, etc.) e i continui abusi lamentati dai concorrenti di Telecom Italia sono i temi che hanno caratterizzato la storia recente di Telecom, e che meritano un ulteriore importante approfondimento alla luce di quelli che sono stati i cambiamenti avvenuti a partire dal 18 giugno del 2008, data nella quale l' azienda Telecom Italia ha presentato una serie di impegni all' AGCOM. Tali impegni hanno determinato una separazione funzionale della rete di proprietà della società di telecomunicazioni, già monopolista, consistente nella creazione di una divisione “ad hoc” all' interno della società (Divisione Rete), la cui gestione viene affidata ad un organismo indipendente, sotto il controllo sia di organi di controllo interno della società, anch'essi indipendenti, sia dell' Autorità di regolazione. Questa soluzione adottata in Italia ha avuto, nell' esperienza inglese, già effetti positivi sotto il profilo concorrenziale ed è auspicabile che ciò avvenga anche in Italia.
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
L'unico servizio antiplagio competitivo nel prezzo che garantisce l'aiuto della nostra redazione nel controllo dei risultati.
Analisi sicura e anonima al 100%!
Ottieni un Certificato Antiplagio dopo la valutazione.
Informazioni tesi
Autore: | Giulio Avella |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2008-09 |
Università: | Università degli Studi di Siena |
Facoltà: | Scienze Politiche |
Corso: | Scienze delle pubbliche amministrazioni |
Relatore: | Roberto Borrello |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 120 |
Forse potrebbe interessarti la tesi:
La separazione funzionale della rete d'accesso: il caso Telecom Italia.
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi