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La distribuzione libraria nell'era 2.0

Il mercato editoriale italiano
In questo paragrafo vengono sottolineate le principali caratteristiche del mercato editoriale italiano. Emerge un lettore giovane, propenso ai consumi culturali per l’alto valore emozionale e relazionale che veicolano, e soprattutto che accanto ai canali tradizionali quali la libreria o la Gdo si rivolge anche ad Internet.
Il nuovo strumento della rete
Viene approfondito l’utilizzo possibile della rete come nuovo canale di vendita. Analisi effettuata dall’Osservatorio Permanente dei Contenuti Digitali: questa ricerca individua un gruppo denominato Eclettici che rappresenta quella parte del mercato di potenziali lettori giovane che ha diversificato il modo in cui accede ai contenuti editoriali.
Il Web 2.0
In questo paragrafo vengono prese in considerazione le caratteristiche connesse al Web 2.0. Conoscere le caratteristiche del mezzo è importante per quelle aziende editoriali che vogliono utilizzarlo come canale di vendita, in quanto l’architettura di partecipazione su cui Internet poggia le basi si discosta dalla logica produttiva gerarchica e lineare della filiera editoriale.
Il lettore 2.0
Internet non ha solo cambiato le modalità di acquisto e di consumo dei contenuti editoriali, ma i lettori che sono contemporaneamente heavy users hanno modificato le modalità e i tempi di fruizione della lettura, causando un’evoluzione nel concetto stesso di libro.
Alcune possibili applicazioni di promozione e distribuzione
I valori che i soggetti della filiera editoriale devono assimilare nel momento in cui si confrontano con le nuove tecnologie sono flessibilità e dinamicità. È infatti pressoché impossibile ricondurre a modelli di business ben definiti le molteplici opportunità offerte dalla rete come canale di vendita. Si sono arbitrariamente definiti cinque modelli possibili a seconda dello scopo con cui le tecnologie vengono utilizzate.
Lo stato di salute del commercio elettronico nell’editoria
Si valutano le caratteristiche dell'eCommerce e ci si sofferma sullo stato di salute del commercio elettronico in Italia rispetto al settore editoriale, maturando alcune considerazioni utili.
The Long Tail
I vantaggi offerti da una distribuzione attraverso la rete possono risolvere in parte gli ostacoli presenti nella fase distributiva della filiera editoriale.
La gestione digitale del patrimonio informativo
Con l’aumentare della complessità della filiera l’industria editoriale sta cercando di ottimizzare i flussi comunicativi rispondendo ai nuovi bisogni che la digitalizzazione ha fatto emergere, ovvero la necessità di lavorare in un ambiente multicanale e multipiattaforma. Da qui nasce l’utilità degli standard.
Il dilemma digitale e la proprietà intellettuale
La logica dell’accesso aperto alla conoscenza si incontra con le esigenze economiche dell’industria editoriale e dà luogo ad un dialogo a tutt’oggi molto acceso. Si è riflettuto su alcune possibili vie d’uscita da questo dilemma digitale.
Cases History
In questo capitolo ci si sofferma sull’analisi specifica di tre società, Amazon.com, O’Reilly Media e Maremagnum.com, che hanno messo in campo modalità innovative nella gestione del processo distributivo del libro grazie alle nuove tecnologie informatiche. Queste esperienze fanno capo a tre settori della filiera editoriale: la libreria nella sua versione digitale; un editore digitale che non si limita ad utilizzare la rete come ulteriore canale di vendita ma rivede tutto il processo produttivo in vista di un approccio multicanale; un aggregatore di contenuti digitali, ovvero un distributore-mediatore che lavora attraverso la rete commercializzando informazioni. Sono state scelte queste tre imprese perché hanno in comune alcuni elementi: sfruttano le opportunità della rete in termini logistici e di visibilità e creano modelli di vendita vincenti perché concentrano le risorse nel soddisfare le esigenze personali (anche di nicchia) del cliente, piuttosto che dare spazio solo ai bestseller. Inoltre coinvolgono i propri utenti per la creazione, in varie forme, di una comunità.
Scenari e prospettive
E' necessario svecchiare l’offerta editoriale italiana e renderla dinamica e flessibile.Ma implementare gli strumenti offerti dalla rete è una scelta che implica un’attenta programmazione da parte dei soggetti che partecipano alla filiera editoriale.
Lo scopo ultimo nell’adozione delle nuove tecnologie digitali è il raggiungimento di standard di efficienza e qualità capaci di migliorare l’offerta editoriale, con vantaggi sia per il mercato sia per la cultura. La creazione di un archivio digitale ben gestito garantisce il miglioramento dell’offerta e del servizio al cliente, nonché nuovi tipi di rapporti con gli altri attori per la creazione fisica del prodotto finale tradizionale o digitale. Soprattutto è necessario inquadrare l’utilizzo delle tecnologie della rete all’interno di un progetto preciso.

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3                                                             INTRODUZIONE “Grazie Gutenberg. E addio”. Lo slogan del BookCamp di Rimini 1 del luglio scorso dichiara esplicitamente la volontà di congedarsi dall'inventore della carta stampata. Il motto è stato inventato da Mario Guaraldi, proprietario dell'omonima casa editrice riminese pioniera dell'editoria digitale, che con toni nient'affatto apocalittici sottolinea un dato di fatto: le innovazioni tecnologiche dell'ultimo decennio stanno modificando il mondo editoriale rendendolo sempre più digitale, multimediale e interattivo. Il ciclone Internet ha senz'altro riorganizzato la filiera editoriale, dal momento della produzione del testo al momento della sua commercializzazione e distribuzione. E ogni innovazione di un anello della catena non può che ripercuotersi su tutti gli altri. Per questo motivo i processi di innovazione non devono essere disprezzati o paventati, ma anzi ben compresi nelle logiche che li muovono, per essere implementati in maniera produttiva nell'intero processo editoriale. Al di là dei discorsi e delle paure degli ultimi anni, non è detto che il tradizionale libro di carta ci abbandoni fra breve, sulla scia di quanto sta accadendo nel settore dei quotidiani, ma, per continuare ad essere competitivi sul mercato, bisogna continuare a proporre prodotti di qualità abbracciando contemporaneamente una modalità di gestione sempre più funzionale. All'interno del mondo Internet le imprese editoriali stanno ancora muovendo i primi passi, nonostante possa sembrare anacronistico considerando la ormai non più recentissima espansione di questo nuovo strumento. In realtà, nonostante i facili entusiasmi, le recenti proposte e i successi, è pur vero che il mondo del Web   1 L’11 luglio 2008 Mario Guaraldi di Guaraldi Editore, Antonio Tombolini di Simplicissimus Book Farm e Marco Barulli di Clipperz hanno organizzato a Rimini il primo BookCamp italiano. L’evento è una non-conferenza dove i partecipanti - professionisti del settore e appassionati -, si sono suddivisi in diversi gruppi di lavoro per riflettere sul futuro del libro. Tra le varie discussioni: Il lavoro editoriale: da impacchettatori di contenuti a gestori di fondi culturali. Come cambia la filiera produttiva in casa editrice, Dall’andata e ritorno sulle carrettiere della carta verso le librerie-bazar, all’autostrada elettronica a costo zero del web 2.0, La protezione dei testi nell’era digitale. Protezione da che? E per chi?.

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Informazioni tesi

  Autore: Simona Bisighini
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2007-08
  Università: Università degli Studi di Roma La Sapienza
  Facoltà: Lettere e Filosofia
  Corso: Editoria, comunicazione multimediale e giornalismo
  Relatore: Gianfranco Crupi
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 237

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