Le oreficerie del museo della cattedrale di San Giovanni Battista di Ragusa
La storia delle arti applicate e dell’oreficeria della città di Ragusa, come quella di buona parte della Sicilia orientale, oggi è in larga parte da ricondursi agli anni seguenti al disastroso terremoto del 1693, che interessò il Val di Noto e a causa del quale molta della produzione andò distrutta o persa per sempre.
Nelle arti figurative e in particolare in architettura, gli artisti, durante la ricostruzione, ripresero le forme del barocco, non copiandole pedissequamente, ma reinterpretandole nelle forme.
In parte ciò vale anche per le arti decorative in generale.
L’intento della tesi è proprio quello di mettere in luce la bellezza e l’importanza della collezione di oreficerie del museo della Cattedrale di S. Giovanni Battista a Ragusa, attraverso una selezione dei pezzi più significativi.
Lo studio si è incentrato principalmente sull’analisi delle schede di tipo OA dell’inventario del museo e sulla ricerca documentaria che è servita a conoscere ed approfondire gli aspetti storici di parte della collezione.
Il percorso inizia ponendo l’attenzione sull’evento sismico e sulla conseguente ricostruzione della città che portò alla divisione della stessa in due parti: Ragusa superiore e Ragusa inferiore; ciò è fondamentale per la comprensione delle vicende della Cattedrale e del tesoro stesso.
La digressione storica si conclude con un breve accenno agli avvenimenti che portarono all’erezione della Diocesi di Ragusa, avvenuta mediante lo scorporo da quella di Siracusa, che fu un momento cruciale per la città e ovviamente per la Cattedrale; ciò è dimostrato dalle numerose suppellettili e gioielli acquistati in questa occasione a cui è dedicata un’intera sezione del museo.
Quindi, il secondo capitolo è interamente dedicato alla Cattedrale di S. Giovanni Battista. In primis si è voluto brevemente evidenziare il carattere storico – artistico dell’edificio in sé, presentandolo così come appariva sia prima del terremoto che in seguito alla ricostruzione con tutti gli interventi che si susseguirono per oltre due secoli.
Tra le incombenze della chiesa, dopo il terremoto, si registra anche quella di dotarsi di nuove suppellettili e oreficerie, quindi attraverso lo studio dei documenti d’archivio, si è tentato di ricostruire un breve quadro della situazione a Ragusa per quanto riguarda la produzione orafa, in un lasso di tempo che va dalla metà del Cinquecento fino al Novecento.
Tale ricostruzione è stata possibile in seguito ad un’analisi condotta sui libri della chiesa e su quelli delle Opere Pie e Confraternite, che nel loro piccolo ricoprirono un ruolo importante nell’arricchimento del tesoro della futura cattedrale.
Il terzo e più importante capitolo della tesi è quello dedicato al museo della Cattedrale di S. Giovanni Battista, istituito con un atto di indizione firmato il 7 novembre 1998 dall’allora vescovo mons. Angelo Rizzo.
La prima parte è dedicata alla descrizione dell’attuale sede, cioè la casa canonica situata alle spalle della chiesa, e alla rassegna dell’allestimento generale di tutte le collezioni oggi esposte.
L’attenzione quindi si focalizza sulla sezione delle oreficerie con un breve resoconto della storia dei pezzi in mostra, che vanno dal XIV al XX secolo.
Il catalogo delle opere, invece, contiene le descrizioni e le ricostruzioni storiche relative ad ogni singolo pezzo tra quelli che vanno dal XIV secolo, come la pisside esagonale di incerta manifattura siciliana, fino al XIX secolo.
I pezzi novecenteschi sono volutamente stati esclusi dalla catalogazione, fatta eccezione per il pastorale realizzato nel 1950 su disegni del maestro Duilio Cambellotti.
Al catalogo segue un elenco dei nomi degli argentieri che sono emersi dallo studio delle fonti e dai punzoni presenti sulle opere.
Infine, in appendice, sono stati riportati tutti i documenti d’archivio rintracciati che hanno permesso di effettuare la ricostruzione storica. L’esposizione inizia con gli inventari della chiesa e prosegue con i documenti reperiti nei libri di introito ed esito della stessa tutti trascritti in ordine cronologico.
Si prosegue quindi con le fonti trovate nei libri delle Opere Pie afferenti alla cattedrale.
I documenti sono riordinati cronologicamente per Opera Pia: si inizia con quella delle Centomesse, si prosegue con la Luminaria del SS. Sacramento, quindi l’Opera del SS. Viatico, quella della Messa dell’Alba e infine quella della Disciplina.
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
L'unico servizio antiplagio competitivo nel prezzo che garantisce l'aiuto della nostra redazione nel controllo dei risultati.
Analisi sicura e anonima al 100%!
Ottieni un Certificato Antiplagio dopo la valutazione.
Informazioni tesi
Autore: | Valentina Canto |
Tipo: | Tesi di Laurea |
Anno: | 2005-06 |
Università: | Università degli Studi della Tuscia |
Facoltà: | Conservazione dei Beni Culturali |
Corso: | Conservazione dei Beni Culturali |
Relatore: | Ivana Bruno |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 210 |
Forse potrebbe interessarti la tesi:
La cattedrale di San Giusto a Trieste
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi