Analisi dei punti critici nella valutazione di sicurezza e qualità degli impianti sportivi
Con l’affermarsi di nuove concezioni della pratica motoria e sportiva, si è assistito al moltiplicarsi degli impianti sportivi, evidentemente non più riservati ad uso esclusivo degli atleti delle federazioni. La possibilità di praticare uno sport è diventato un importante elemento di cittadinanza sociale, che contribuisce a superare le consuete barriere di censo e di genere, grazie al diffuso impegno degli Enti Locali. Nella consapevolezza degli amministratori locali, si è affermato il carattere che le attrezzature per lo sport e le attività motorie rivestono quali elementi irrinunciabili per il soddisfacimento di un crescente bisogno di cura e di attenzione al corpo ed alla salute. Le attività motorie e sportive, che nella pratica quotidiana di una quota crescente della popolazione di ogni classe di età risultano tutt’altra cosa rispetto allo sport agonistico, si svolgono oggi in un sistema capillarmente diffuso di impianti, spesso a carattere polifunzionale. Il problema attuale è quello di assicurare il mantenimento e l’adeguamento, la messa a norma dell’imponente insieme di impianti, e, più ancora, di assicurarne una più efficiente gestione, massimizzandone l’utilizzo e consentendone l’accesso alle più diverse categorie di soggetti. Gli impianti sportivi costituiscono, nelle varie realtà territoriali e nelle differenti discipline sportive cui sono destinati, elementi costitutivi di una politica e di una strategia sociale e culturale, quando sono chiamati a rispondere alle esigenze primarie di una cittadinanza sempre più attenta alle esigenze della cura di sé e del proprio corpo, e di amministrazioni locali sempre più orientate alla prevenzione del disagio sanitario e sociale, o piuttosto di una politica di sviluppo economico e produttivo, quando si legano all’offerta turistica o quando risultano capaci di costituire occasione di iniziative imprenditoriali, per una gestione economicamente significativa delle strutture o delle loro pertinenze. Con tale tesi si è voluto applicare la metodica dell’Haccp (Hazard Analysis Critical Control Point) ed i suoi sette principi alla palestra, creando un nuovo strumento operativo, con lo scopo di garantire la sicurezza e la salubrità di tale luogo.
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Informazioni tesi
Autore: | Livia Di Nardo |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2007-08 |
Università: | Università degli Studi di Cassino |
Facoltà: | Scienze Motorie |
Corso: | Scienze delle attività motorie e sportive |
Relatore: | Giovanni Capelli |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 90 |
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