Insegnare l'italiano L2 a distanza: esperienze e progetti
Lo studio condotto deriva dalla necessità di catalogare le risorse informatiche esistenti, on- e off-line, per l'insegnamento dell'italiano agli stranieri: il presente studio ha reso possibile coniugare l’analisi e la sintesi di alcuni corsi di italiano L2/LS e i criteri e parametri che hanno portato a tale sintesi.
Nella prima parte del lavoro, infatti, dopo un breve excursus sulle nuove tecnologie e sulla loro utilizzazione didattica negli ultimi anni – soffermandosi in particolare sul concetto di sviluppo cognitivo di “tecnologie didattiche” in opposizione a quello più strumentale di “tecnologie per la didattica” –, si sono analizzati alcuni software didattici disegnati specificamente per l’insegnamento dell’italiano a stranieri. Al termine dell’analisi, gli aspetti che sembrano essere denominatore comune in tali programmi sono l’inadeguatezza di elementi culturali e interculturali e l’obsolescenza dei contenuti e della veste grafica; di contro, si è riscontrata una tendenza comune nel far immedesimare l’utente nel percorso proposto e nell’utilizzare materiali che sfruttano differenti canali mediali.
Anche per quanto riguarda l’analisi dei corsi di lingua italiana on-line si sono riscontrati alcuni elementi comuni alla quasi totalità dei percorsi, tra cui l’inadeguata presenza di elementi culturali e la mancanza di quelli interculturali, come già riscontrato nei corsi off-line, e la disparità nello sviluppo delle abilità linguistico-comunicative; d’altro canto, però, i corsi in rete sono facilmente attualizzabili rispetto ai supporti statici e presentano all’utente un feedback immediato.
Dopo aver analizzato alcuni degli strumenti disponibili nell’insegnamento dell’italiano L2, si è resa necessaria un’indagine per comprendere se e come tali risorse vengano adottate dai docenti degli Atenei italiani. I risultati hanno evidenziato che, sebbene le tecnologie multimediali trovino ormai ampio uso nella prassi didattica dell’italiano a stranieri, una larga parte di docenti di italiano L2 non utilizza regolarmente ambienti e-learning; i docenti che ne fanno uso, spesso con competenze tecnologiche tali da permettere loro la produzione del materiale necessario, tendono a fruire degli strumenti più conosciuti ed esperiti della didattica on-line, come esercitazioni statiche e forum, tralasciando sperimentazioni di tipo più dinamico e di ultima generazione, come ad esempio la videoconferenza.
Nella seconda parte del presente lavoro si è analizzato un corso di italiano L2 progettato e realizzato dalla Facoltà di Lingue e Letterature Straniere dell’Università di Genova: esso si inscrive in un più ampio progetto, denominato “Lingue in rete”, in cui rientrano anche corsi on-line per l’insegnamento di inglese, francese, spagnolo e tedesco.
Tali corsi sono stati erogati tramite una piattaforma appositamente realizzata, giacché non è stata presa in considerazione la già esistente piattaforma Moodle AulaWeb per aggirare le sue principali debolezze, ovvero la veste grafica poco accattivante e la generica conformazione della piattaforma, poco adatta a corsi di lingue in autoapprendimento. La piattaforma realizzata, infatti, presenta un aspetto grafico iconico che ha lo scopo di motivare lo studente e coinvolgerlo nel percorso didattico.
I destinatari del corso sono discenti che vogliono potenziare le strutture già apprese con il modulo presenziale di “Lingua italiana per stranieri” o che non hanno avuto la possibilità di seguire tale modulo per le discrepanti tempistiche d’arrivo. Il corso è pensato per discenti con un livello linguistico A1-B1 del QCER; tuttavia esso, erogato in modalità di autoapprendimento, sviluppa necessariamente solo le competenze ricettive della lingua: la produzione, infatti, non sarebbe valutabile senza l’intervento del docente o di un tutor, come succede invece nell’erogazione di corsi in modalità di e-learning. Pertanto, i livelli sopra menzionati sono di riferimento per gli argomenti e le situazioni comunicative presentate, ma il discente avrà il compito di sviluppare autonomamente le proprie abilità produttive scritte e orali.
La struttura del corso è basata su una scansione modulare e sottomodulare; ogni unità didattica segue un preciso iter partendo da un testo e alcune domande di comprensione, seguendo poi con la presentazione del lessico e relativi esercizi, quindi la spiegazione grammaticale tramite presentazioni multimediali e una serie di esercizi per il reimpiego delle strutture studiate. Il corso, in questa scansione, si appoggia alla narrazione delle vicende di Rachid, un ipotetico studente marocchino che si reca a Genova per iscriversi all’università. Il discente, seguendo il percorso del protagonista, si immedesima nelle situazioni proposte e aiuta Rachid nella soluzione di alcuni problemi che incontra durante il viaggio.
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Informazioni tesi
Autore: | Alessandra Giglio |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2007-08 |
Università: | Università degli studi di Genova |
Facoltà: | Lingue e Letterature Straniere |
Corso: | Lingue straniere per la comunicazione internazionale |
Relatore: | Lorenzo Coveri |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 210 |
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