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La riforma del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite

Il dibattito sulla riforma dell’Onu non è certamente cominciato in questi ultimi anni. Anzi, già durante i lavori preparatori alla Conferenza di San Francisco (1945), mentre quindi ancora si stava discutendo dell’assetto istituzionale della futura Organizzazione, molti Stati si presentarono all’appuntamento con delle proposte che più o meno esplicitamente tendevano ad apportare delle modifiche al “progetto” presentato dalle 4 Potenze invitanti, segno evidente che fin da subito molti Governi si resero conto che le Nazioni Unite, così come erano state concepite, presentavano quantomeno dei problemi e di non poco conto: venivano criticati principalmente il funzionamento del Consiglio di Sicurezza e le attribuzioni della Corte Internazionale di Giustizia.
La Guerra del Golfo ha messo a nudo i limiti funzionali dell’Onu, e del Consiglio di Sicurezza in particolare; comunque essa ha anche avuto una ricaduta positiva: molti hanno cominciato a chiedersi se è possibile veramente andare avanti in questa situazione, con pochi Stati che controllano l’Organizzazione a loro piacimento. Il movimento riformatore che si è sviluppato in questi ultimi anni è testimonianza concreta di come il tema Onu sia ormai un argomento che è uscito da ristretti ambiti intergovernativi per coinvolgere anche molte Ong che stanno studiando con cura il problema. La speranza è che tutto questo lavoro non resti, come negli anni passati, solo un mucchio di belle parole come cornice di una politica “gattopardesca”: cambiare tutto per non cambiare niente!

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2 CAPITOLO 1: PROBLEMATICHE GENERALI DELLA RIFORMA ONU I. Cenni storici sul dibattito per la riforma dell’Onu Il dibattito sulla riforma dell’Onu non è certamente cominciato in questi ultimi anni. Anzi, già durante i lavori preparatori alla Conferenza di San Francisco (1945) 1 , mentre quindi ancora si stava discutendo dell’assetto istituzionale della futura Organizzazione, molti Stati si presentarono all’appuntamento con delle proposte che più o meno esplicitamente tendevano ad apportare delle modifiche al “progetto” presentato dalle 4 Potenze invitanti, segno evidente che fin da subito molti Governi si resero conto che le Nazioni Unite, così come erano state concepite, presentavano quantomeno dei problemi e di non poco conto: venivano criticati principalmente il funzionamento del Consiglio di Sicurezza e le attribuzioni della Corte Internazionale di Giustizia; “[…] anche se numerose furono le questioni discusse e le norme, anche di un certo rilievo, aggiunte a San Francisco, spesso su iniziativa di Stati medi e piccoli, […] i pochi tentativi diretti ad evitare che l’efficacia della nuova Organizzazione riposasse in larga misura sulla volontà e sulla concordia delle Grandi Potenze ed in definitiva dall’arbitrio di queste dipendesse, fecero fallimento” 2 . Già dai primi anni di vita dell’Onu ci si rese conto quindi che molte cose non funzionavano; Maurice Bertrand, tra i più esperti conoscitori della materia, fa risalire i primi tentativi di riforma almeno fino al 1954 3 . Seguendo questo autore possiamo citare, a titolo esemplificativo, tutta una serie di piccole riforme che hanno interessato il Segretariato: cominciò il Segretario Generale Trygue Lie il quale formò un gruppo di 1 Cfr. B. Conforti, Le Nazioni Unite, Padova, Cedam, 1996, pag. 5 – 8 2 Cfr. B. Conforti, Le Nazioni Unite, Padova, Cedam, 1996, pp. 6 – 7 3 Cfr. M. Bertrand, L’Onu, Paris, Ed. La Découverte, 1994, pp. 108 ss.

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Informazioni tesi

  Autore: Andrea Pagliaro
  Tipo: Tesi di Laurea
  Anno: 1998-99
  Università: Università degli Studi di Padova
  Facoltà: Scienze Politiche
  Corso: Scienze Politiche
  Relatore: Antonio Papisca
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 194

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