Normativa in ambito di sostanze stupefacenti in Italia e Spagna
L’elaborato prende le mosse dalla definizione di tossicodipendenza e dall’influenza dell’assunzione delle sostanze stupefacenti sull’imputabilità del soggetto che commette il reato sotto gli effetti di eccitazione inebriante seguiti da obnubilazione della coscienza nelle sue manifestazioni più varie.
Sia la dottrina che la giurisprudenza, infatti, si sono soffermate più volte sulla rilevanza dello stato di tossicodipendenza o, più in generale, sull’assunzione di sostanze stupefacenti o psicotrope ai fini dell’applicazione di norme penali diverse da quelle contenute nella legislazione speciale sugli stupefacenti.
Segue poi l’excursus storico in materia di sostanze stupefacenti in Italia a partire dalla prima normativa organica introdotta nel nostro ordinamento dalla legge 22.10.1954 n. 1041 fino alla legge 21.02.2006 n. 49, con la elencazione delle tabelle delle sostanze soggette a controllo con la comparazione con la vecchia disciplina vigente in Spagna.
Viene poi affrontato il problema relativo alla quantità massima detenibile ai fini dell’attenuante del fatto di lieve entità nonché quello relativo alla aggravante speciale dell’ingente quantità.
Negli ultimi capitoli viene esaminata la disciplina processuale per il tossicodipendente e la disciplina penitenziaria volta ad incentivare, attraverso un trattamento diverso e più favorevole, il recupero e la riabilitazione dall’assuntore delle sostanze vietate.
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Informazioni tesi
Autore: | Fabio Conforte |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2006-07 |
Università: | Università degli Studi di Camerino |
Facoltà: | Giurisprudenza |
Corso: | Scienze giuridiche |
Relatore: | Piergiorgio Fedeli |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 138 |
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