Il bilancio consolidato dei gruppi assicurativi (novità legislative e problematiche contabili)
Il lavoro svolto ha voluto mettere in luce le peculiarità del processo di consolidamento, riferito ai gruppi assicurativi, analizzando criticamente i comportamenti attualmente presenti nella prassi contabile italiana e le indicazioni che giungono dall’autorità legislativa.
Il bilancio consolidato dei gruppi assicurativi, in ragione delle particolarità tecnico - economiche e normative dell’attività, presuppone una particolarità di approccio nella risoluzione delle problematiche di rappresentazione contabile dei gruppi assicurativi.
Le tematiche principali sono la determinazione dell’area di consolidamento, il trattamento delle operazioni intragruppo, gli schemi dello stato patrimoniale, del conto economico e i contenuti della nota integrativa.
La determinazione dell’area di consolidamento, è senz’altro una delle operazioni più delicate nella formazione del bilancio, visto che l’inclusione o meno di una società può influenzare in maniera determinante la configurazione e l’attendibilità del bilancio di gruppo.
I criteri che guidano in quest’opera sono, in genere, funzionali agli obbiettivi di rappresentazione e alle informazioni che ci si propone di trarre dal bilancio consolidato.
Nella individuazione delle società del gruppo da consolidare, risultano particolarmente determinanti le impostazioni che si adottano in relazione alla nozione di controllo e alla definizione di omogeneità dell’attività.
Il controllo è il fattore chiave per l’inquadramento della composizione e dell’estensione dell’area di consolidamento. È auspicabile che il particolare concetto di controllo da assumersi ai fini del consolidamento si fondi sull’aspetto economico del fenomeno, dovendo identificare i casi in cui il dominio gestionale sulla società controllata, e, quindi, la possibilità di disporre pienamente dei suoi valori economico patrimoniali, giustifichi, sul piano contabile, l’inclusione analitica del patrimonio e dei risultati economici nel consolidato. Su questa falsa riga, si è analizzato il caso dei gruppi assicurativi orizzontali, una realtà estranea alle disposizioni normative italiane, ma proposta, in campo assicurativo, dalla direttiva CEE 974/91.
Altro caso di controllo economico è stato rilevato in quei gruppi, che trovano l’elemento di coesione e d’integrazione economica in particolari forme contrattuali. Accanto al controllo partecipativo, infatti, si è evidenziato il controllo esercitato grazie al contratto di riassicurazione, che in alcuni casi crea tra le società interessate un vincolo tanto forte da giustificare il consolidamento.
Un altro riferimento essenziale per l’individuazione delle società da includere nell’area di consolidamento, è quello definibile in via generale come principio dell’omogeneità dell’attività esercitata dalle imprese controllate.
In campo assicurativo, come del resto in quello creditizio, la particolarità dell’attività, con i suoi riflessi normativi e contabili, rende particolarmente delicata la questione dell’omogeneità nel procedimento di consolidazione, e conferisce carattere discriminante al criterio seguito in proposito. Il bilancio assicurativo, infatti, contiene voci dal significato economico caratteristico, e presenta notevoli particolarità strutturali e valutative. Ne discende che il consolidamento delle controllate di un’impresa di assicurazione, qualora non svolgano esse stesse attività assicurativa, presenta quasi sempre problemi di compatibilità contabile. Per evitare le inevitabili complicazioni contabili, si consolidano solo società con i bilanci, tali da non modificare la struttura e il contenuto del bilancio assicurativo.
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Informazioni tesi
Autore: | Pasquale Fattoruso |
Tipo: | Tesi di Laurea |
Anno: | 1997-98 |
Università: | Università degli Studi di Napoli |
Facoltà: | Economia |
Corso: | Economia Aziendale |
Relatore: | Michele Pizzo |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 154 |
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