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Podcasting : la nuova frontiera della radiofonia

La mia ricerca analizza un nuovo fenomeno che sta coinvolgendo il settore mediale della radiofonia: il Podcasting.
Questo termine nasce dall’ibridazione di due nomi: Broadcasting (trasmissione) e iPod (il famoso lettore Mp3 della Apple). Letteralmente dunque sta a significare “trasmissione per l’iPod”, ma è una definizione piuttosto impropria dato che del podcasting si può usufruire anche se non si ha un lettore di musica digitale portatile (infatti i podcasts – i contenuti audio/video – possono essere scaricati ed ascoltati sul Personal Computer o sul telefono cellulare). Il mio lavoro si suddivide in cinque sezioni: nella prima sezione ho voluto analizzare quei fenomeni multimediali che hanno permesso la nascita del podacsting e cioè Internet, i weblog e le web radio; la seconda sezione, invece, riguarda nello specifico la definizione al termine podcasting, la sua nascita e come, a livello tecnico, gli utenti possono utilizzare questa tecnologia; la terza sezione esula dal discorso podcasting, nel senso che va ad illustrare quali rapporti intercorrono tra l’utente e la musica, tra il mondo guardato e vissuto con le cuffiette di un lettore musicale nelle orecchie e quello invece sperimentato senza il supporto musicale.
Nella seconda parte del mio lavoro ho voluto analizzare il podcasting radiofonico, ovvero come questo fenomeno apra le porte ad un nuovo modo di concepire e fare la radio, incentrando il mio studio sulle radio nazionali italiane che offrono la possibilità agli ascoltatori di usufruire dei loro podcasts (quinta sezione); prima di questo però ho cercato di tracciare una definizione alle radio nazionali: quali sono, e quando sono nate (quarta sezione).

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6 INTRODUZIONE Questo lavoro intende indagare un nuovo fenomeno che sta rivoluzionando il settore della radiofonia: il Podcasting. Questa nuova tecnologia prende il nome dalla fusione di due termini: iPod e Broadcasting. L’iPod è il famosissimo lettore di musica digitale portatile creato dalla compagnia di computer Apple; mentre il broadcasting è la diffusione di contenuti audio/video attraverso l’etere e riguarda principalmente i mezzi di comunicazione della radio e della televisione. Letteralmente, dunque, “podcasting” sta a significare “trasmissione per l’iPod”. In realtà, questa affermazione è piuttosto impropria dal momento in cui i podcasts (ossia i contenuti audio e video scaricabili dalla rete internet) possono essere usufruiti non soltanto sull’iPod ma anche su un personal computer o sul telefono cellulare. Quest’affermazione fu accettata di buon grado (e lo è tuttora) perché, nel momento in cui il fenomeno iniziò ad affacciarsi all’orizzonte, il successo nel mercato del lettore audio della Apple era molto forte. Per questo fu scelto il termine iPod per coniare il nome podcasting. In questa ricerca lo scopo principale risiede nell’illustrare come la radiofonia nazionale italiana si è adattata o ha accettato questo nuovo fenomeno, che rischia di minare ancora una volta l’equilibrio del settore radiofonico, messo a dura prova negli anni precedenti dalla guerra, dalla televisione e dalle radio private. Uno studio condotto da Virginia Massarelli (Università di Siena) e Marta Perrotta (Università IULM di Milano) 1 e di prossima pubblicazione, 1 Virginia Massarelli , Marta Perrotta, “Podcasting. A chance for listeners, a challenge for broadcasters”, in Golo Foellmer, Sven Thiermann (a cura di), Relating Radio. Communities. Aesthetics. Access, Lipsia, Spector, 2006 .

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Informazioni tesi

  Autore: Giuliana Bettarini
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2005-06
  Università: Università degli Studi di Siena
  Facoltà: Lettere e Filosofia
  Corso: Radiofonia e Linguaggi dello spettacolo e del multimediale
  Relatore: Marta Perrotta
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 152

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