Situazione politica e "Spirito Pubblico" a Cagliari Nelle Relazioni Prefettizie 1926-1936
Nel periodo che intercorse tra il 1926 ed il 1936 il Regime si affermò e raggiunse il suo apogeo. Il fascismo, fin dall’inizio, tentò di penetrare a fondo nella società sarda: ebbe la mira di modificare e plasmare la vita del singolo e della collettività. Questo lavoro riuscì solo in parte, ottenne i risultati più significativi soprattutto nei grandi centri: Cagliari, Sassari, Carbonia e Oristano. Nelle campagne, o nei paesi arroccati (non solo geograficamente) al centro dell’isola, il fascismo penetrò con ben maggiori difficoltà. Negli aggregati urbani maggiori il Regime portò un mutamento assai percepibile sia nella struttura urbanistica che nella vita sociale della collettività. Riuscì a diffondere tra la popolazione la cultura fascista che giungeva dal resto dell’Italia soprattutto attraverso la diffusione dei mezzi di comunicazione: il telefono, la radio e il cinematografo. Questo poteva accadere anche grazie al fatto che in Sardegna l’antifascismo organizzato fu molto più debole rispetto ad altre zone della penisola. Durante il periodo esaminato, non vi furono manifestazioni o sommosse popolari di notevoli proporzioni e la rete dell’opposizione clandestina si rivelò estremamente debole. Gli episodi riscontrati durante questo decennio si tradussero in proteste spontanee, in lamentele, che, per quanto effettuate da un numero considerevole di persone, assai raramente assunsero un sia pur embrionale carattere politico. Anche nel momento in cui il 25 luglio 1943 il regime giunse al suo epilogo, a Cagliari non vi furono manifestazioni di giubilo o episodi di violenza contro i vecchi simboli del Regime. Tutto ciò accadeva invece nel restò d’Italia. L’attività antifascista in Sardegna, non ebbe la capacità di coinvolgere la popolazione attorno ad un unico progetto politico ed ideale. Nell’animo del cittadino medio apparve più evidente la presenza del Regime, piuttosto che la sua forma repressiva. Per l’abitante della città erano palpabili le opere del fascismo, viveva in una società densa di dottrina e inquadramento. Tutto ciò si verificava, come detto, nei grandi centri abitati, ma al di fuori delle città il fascismo non riuscì a raggiungere pastori e contadini che, come non si stancava di ricordare Emilio Lussu, costituivano la maggioranza della popolazione. Ciò accadeva nonostante la presenza sempre più invadente e pervasiva del Regime nel decennio da noi esaminato. Mentre il fascismo si apprestava a consolidare il proprio dominio, una parte della Sardegna covava ancora qualche sogno di autonomia. Si trattava della Sardegna rappresentata del Partito Sardo D’Azione che proveniva da una tradizione di ex combattenti della prima guerra mondiale. Quando la fusione con il P.N.F. fu ultimata, non vi fu, in Sardegna, nessuna forza che avrebbe potuto contrastare il fascismo, ne era presente una tradizione che avrebbe potuto perseguire un tale ideale. La visione sociale del Regime non contemplava, inoltre, una partecipazione della popolazione alla politica, non lavorò, dunque, per la costruzione di una società civile dinamica, in evoluzione.
L’esperienza della dittatura lasciò, nel bene e nel male, un segno indelebile in Sardegna. Durante i ventuno anni di Regime crebbero due generazioni, si combatterono due guerre, si proclamò un improbabile Impero che durò appena dodici anni, stili e abitudini di vita secolari furono stravolti da una nuova concezione dell’esistenza.
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
L'unico servizio antiplagio competitivo nel prezzo che garantisce l'aiuto della nostra redazione nel controllo dei risultati.
Analisi sicura e anonima al 100%!
Ottieni un Certificato Antiplagio dopo la valutazione.
Informazioni tesi
Autore: | Riccardo Damasco |
Tipo: | Tesi di Laurea |
Anno: | 2001-02 |
Università: | Università degli Studi di Cagliari |
Facoltà: | Lettere e Filosofia |
Corso: | Filosofia |
Relatore: | Claudio Natoli |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 150 |
Forse potrebbe interessarti la tesi:
La propaganda fascista durante la seconda guerra mondiale
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi