Un'immagine dell'Italia negli Stati Uniti. The New York Times Book Review e la letteratura italiana (1947-1987).
Questo lavoro si è posto l’obiettivo di ricostruire un’immagine dell’Italia negli Stati Uniti, così come ha preso forma sulle pagine di The New York Times Book Review, tra il 1947 e il 1987 (attraverso le recensioni, tra critica e, più spesso, semplice divulgazione delle opere italiane tradotte in quel periodo in America: dalle prove che hanno visto la luce nel corso del Novecento, a quelle classiche, tra cui, in modo particolare, l’opera di Dante, ma anche quella di Boccaccio, Petrarca e, incredibile a dirsi, Michelangelo).
La varietà, per forme e contenuti, delle opere italiane pubblicate ha permesso una altrettanto ricca varietà di approcci da parte dei critici della Book Review, dalla semplice citazione del nome dell’autore o del titolo delle sua ultima fatica, o della riedizione di un lavoro già pubblicato, allo scialbo riassunto (più raramente di quanto mi aspettassi), fino alla recensione degna di questo nome. A poco a poco, dunque, sotto i miei occhi ha cominciato a prendere forma un’immagine dell’Italia sorprendentemente positiva e, a tratti, lusinghiera, anche se frammentaria, tutta da scoprire fra le tracce lasciate in ordine sparso, ma in gran copia, nelle pagine della rivista americana. In realtà, The New York Times Book Review, non è propriamente una rivista di critica letteraria, quanto, piuttosto, un mezzo di divulgazione culturale che ha potuto fare affidamento sulla puntuale collaborazione di insegnanti, saggisti, poeti, romanzieri e traduttori. Le segnalazioni della Book Review, inoltre, si riferiscono alle traduzioni delle opere italiane, non alle loro versioni originali, e la maggior parte delle indicazioni riguardanti i libri e gli autori, è piuttosto equilibrata fra divulgazione e informazioni più precise relative allo stile, alle mancanze o ai pregi delle opere, che presuppongono una conoscenza non certo superficiale della letteratura internazionale da parte del lettore americano.
Per ordinare la quantità del materiale a mia disposizione e ottenere un quadro unitario, per quanto possibile, delle modalità di accoglienza della nostra letteratura in America e, attraverso esse, riuscire a delineare l’immagine dell’Italia che ha percorso le strade delle terre d’oltreoceano a partire dal secondo dopoguerra, ho scelto un’impostazione che prevede di raggruppare, per ogni decade, e dunque in ciascuno dei quattro capitoli che costituiscono al mia ricerca, le recensioni dedicate ad un medesimo autore, ad una stessa tendenza narrativa, o al ricordo degli “intramontabili classici”, articolandole in una serie variabile di paragrafi.
Al termine di questa incursione nelle pagine della Book Review, è chiaro che l’Italia della cultura fa effettivamente notizia negli Stati Uniti. L’ampio numero delle recensioni, infatti, mi ha piacevolmente sorpresa, portandomi a riconsiderare, almeno in parte, affermazioni affrettate e superficiali su una percezione distorta dell’immagine della cultura italiana all’estero (retaggio di duecento anni di pregiudizi e incomprensioni reciproci). Il merito va a tutti quegli autori che, a partire dal secondo dopoguerra, hanno testimoniato la rinata vitalità della nostra tradizione letteraria, contribuendo ad alimentare, in misura sempre maggiore, l’interesse americano per la nostra cultura. Questo interesse, a volte, ha assunto i contorni di una forte passione per le cose d’Italia e per alcuni autori, come dimostrano i commenti all’opera di Moravia, Calvino, Sciascia, Eco e, nonostante la difficoltà delle lettura e della traduzione, di Gadda e Pasolini.
La varietà delle esperienze italiane ha certamente comunicato un’immagine composita, frizzante, in movimento, del nostro Paese, terra di genio, impegno, poesia, realismo, fantasia, colore locale, passione, calore e, nello stesso tempo, riservatezza e lirismo.
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Informazioni tesi
Autore: | Michela Acquaviva |
Tipo: | Tesi di Laurea |
Anno: | 1997-98 |
Università: | Università degli Studi di Milano |
Facoltà: | Lettere e Filosofia |
Corso: | Lettere moderne |
Relatore: | Chiar.ma Rita Cambria |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 250 |
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