Il credito al consumo: La fattispecie
Il contratto di credito al consumo è la forma di finanziamento più usata per soddisfare la domanda di beni, soprattutto “durevoli”, proveniente dai consumatori.La posticipazione del pagamento rispetto al momento di godimento del bene è il motivo principale per cui tale contratto, ha raggiunto nel nostro Paese dimensioni considerevoli. Il credito al consumo è comunque una fattispecie disciplinata in Italia già dal 1992. Infatti, è con alcune disposizioni della legge comunitaria del 12.2.1992 n°142 (che ha dato attuazione alle direttive comunitarie sul credito al consumo 87/102 e 90/88), che per la prima volta da noi,viene regolato tale contratto.La disciplina sul credito al consumo è stata poi inserita nel testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia (d.lgs.385/1993), agli articoli 121 ss. La disciplina sul credito al consumo ha origine comunitaria e, infatti, gli articoli del testo unico relativi al credito al consumo risentono profondamente del modello normativo adottato dal legislatore comunitario. Quasi identiche sono nelle due fonti le definizioni dei soggetti parte del rapporto (professionista/consumatore) e dell’oggetto del contratto che è delimitato ricorrendo alla tecnica delle esclusioni.
L’articolo 121 co.°1 del testo unico dispone che: “per credito al consumo s’intende la concessione, nell’esercizio di un’attività commerciale o professionale, di credito sotto forma di dilazione di pagamento, di finanziamento o di altra analoga facilitazione finanziaria a favore di una persona fisica che agisce per scopi estranei all’attività imprenditoriale o professionale eventualmente svolta”.Dalla definizione del contratto che emerge dalla fonte nazionale e comunitaria, si può notare come a questa tipologia contrattuale siano riconducibili fattispecie negoziali eterogenee. Sono quindi considerati contratti di credito al consumo, tutti i contratti mediante i quali il consumatore, riceve un credito da un creditore che lo concede nell’esercizio di un’attività commerciale o professionale.La definizione di credito al consumo presente sia nella fonte nazionale che in quella comunitaria è molto lata, quindi per poter delineare l’ambito oggettivo d’applicazione della disciplina, entrambi i legislatori ricorrono al metodo delle esclusioni elencando, dopo aver definito il contratto, le fattispecie alle quali la disciplina non si applica.
Sul piano soggettivo, il contratto di credito al consumo, è circoscritto dalle caratteristiche delle parti contraenti: cioè del consumatore in veste di debitore, e di una banca o di un intermediario finanziario, ovvero di un soggetto autorizzato alla vendita di beni o servizi, in veste di creditore. Per quanto riguarda i soggetti creditori, secondo la fonte comunitaria, per creditore s’intende “una persona fisica o giuridica che concede credito nell’esercizio di un’attività commerciale o professionale, ovvero un gruppo di tali persone”. Cioè secondo la direttiva, è creditore qualunque soggetto, persona fisica o giuridica, che si trovi ad essere contraente attivo in un rapporto di credito. Nella disciplina italiana, non ci si limita solo a prevedere che il credito debba essere concesso nell’esercizio di un’attività commerciale o professionale, ma i soggetti creditori vengono invece ben individuati. Infatti, l’esercizio del credito diviene da noi attività riservata alle banche, intermediari finanziari, soggetti autorizzati alla vendita di beni e servizi nel territorio della Repubblica, ma nella sola forma della dilazione del pagamento del prezzo .
La disciplina comunitaria sul credito al consumo, poneva molta importanza alla figura del consumatore , prevedendo che la normativa si applicasse ai contratti di credito, a condizione che il soggetto destinatario del credito fosse un consumatore, cioè “la persona fisica che per le transazioni disciplinate dalla stessa direttiva, agisce per scopi che possono considerarsi estranei alla sua attività professionale”. L’individuazione del consumatore come la persona fisica che agisce per scopi estranei all’attività imprenditoriale o professionale eventualmente svolta, qualifica la fattispecie contrattuale del credito al consumo e a contribuisce a delimitare l’oggetto del contratto. La scelta comunitaria del termine consumatore, è stata effettuata soprattutto allo scopo di approntare regole e rimedi, tali da proteggere interessi considerati al tempo stesso meritevoli di tutela ma deboli, se confrontati con quelli di cui è titolare il “professionista”. La contrapposizione consumatore/professionista ha lo scopo di creare posizioni di favore per la parte considerata più debole, il consumatore, rispetto a quella considerata più forte. L’articolo 121 comma 1 del testo unico, nel definire il contratto di credito al consumo, ricalca il modello seguito dal legislatore comunitario, riproponendo, con alcune variazioni formali, la stessa definizione di consumatore usata dal legislatore Europeo.
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
L'unico servizio antiplagio competitivo nel prezzo che garantisce l'aiuto della nostra redazione nel controllo dei risultati.
Analisi sicura e anonima al 100%!
Ottieni un Certificato Antiplagio dopo la valutazione.
Informazioni tesi
Autore: | Antonella Milillo |
Tipo: | Tesi di Laurea |
Anno: | 2000-01 |
Università: | Università degli Studi di Bari |
Facoltà: | Giurisprudenza |
Corso: | Giurisprudenza |
Relatore: | Antonella Antonucci |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 118 |
Forse potrebbe interessarti la tesi:
Metodi matematici per il calcolo del T.A.N. e del T.A.E.G. e credito al consumo
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi