La tutela internazionale del simbolo di Croce Rossa
Il simbolo di croce rossa è senza dubbio noto su scala globale, forte è il sentimento di rispetto e sollievo che suscita in chi posa su di esso lo sguardo. Emblema universale di aiuto incondizionato verso i sofferenti, la croce rossa incarna uno dei momenti più alti dell’umanità: il mutuo soccorso. Collocato idealmente al di sopra del sentire politico, del credo religioso e dell’appartenenza etnica, è con conforto e fiducia che le vittime di un conflitto o di un disastro naturale guardano al segno delle Convenzioni di Ginevra, ovunque esse si trovino.
Il presente contributo intende indagare la complessa architettura istituzionale del Movimento internazionale della Croce Rossa, e quindi analizzare il coacervo di norme disposte a tutelare l’alto significato del simbolo.
Al fine di snellire la lettura, si è scelto di articolare il lavoro in due parti, a loro volta tripartite, ciascun segmento delle quali, pur essendo logicamente connesso con il precedente ed il successivo, mantiene una propria autonomia.
La sezione prima è dedicata alla Croce Rossa Internazionale, la cui struttura è tale da poterla definire quale sistema. Inizialmente, si enumerano i Principi fondamentali e si rintracciano le origini del Movimento per analizzare, di seguito, le caratteristiche istituzionali delle sue componenti. Al contempo si coglie l’opportunità per affrontare alcuni nodi giuridici di particolare interesse, quali la natura controversa del Comitato internazionale della Croce Rossa, l’attività della Federazione internazionale delle Società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa e il rapporto cooperativo tra le Società nazionali e il Comitato internazionale. Chiude la sezione una breve analisi della Croce Rossa Italiana, di cui si evidenziano le peculiarità che la distinguono dalle Società sorelle, ossia la componente militare dell’Associazione e il lungo periodo di commissariamento straordinario. Un ultimo accenno è rivolto al profondo clima di rinnovamento che recentemente permea la Società italiana e prelude alla tanto necessaria quanto attesa riforma statutaria.
La sezione seconda si concentra sul simbolo, ripercorrendone in primo luogo la tormentata evoluzione storica ed esaltandone i momenti salienti, e talora drammatici. Il rapido incalzare degli eventi permette comunque di approfondire l’analisi, ove necessario: il caso affatto particolare della società di soccorso israeliana, la procedura di accreditamento e d’ammissione di nuove Società in seno al Movimento, e il progetto di Terzo Protocollo Aggiuntivo ne sono un esempio. Segue l’inquadramento giuridico e il commento delle fonti concernenti la tutela dell’emblema di croce rossa. In questa sede, si è tentato di riorganizzare le norme rilevanti, seguendo la scansione classica del diritto internazionale, e pertanto il procedimento analitico riguarda inizialmente le eventuali consuetudini applicabili al caso, per poi investire le disposizioni internazionali di natura pattizia, giungendo, infine, alla legge nazionale e ai regolamenti interni del Movimento e delle sue componenti. Lo sforzo esegetico si focalizza sulle Convenzioni di Ginevra del 1949, nello specifico sul Capitolo VII e IX della Prima Convenzione di Ginevra, concedendo ampia trattazione alle norme sull’uso del simbolo e del nome di croce rossa nonché alla repressione degli abusi e delle infrazioni istituita dai trattati. Infine, si illustrano sommariamente la norme interne di tutela del simbolo di croce rossa, siano strumenti elaborati dal legislatore nazionale siano ordinamenti interni alla stessa Croce Rossa Internazionale.
In chiusura, è stata dedicata ampia trattazione ai meccanismi volti alla repressione delle infrazioni gravi del Diritto di Ginevra, in special modo dell’uso perfidioso dell’emblema di croce rossa. Si è, dunque, presa in esame l’attività della Commissione internazionale di accertamento dei fatti, dei Tribunali penali internazionali ad hoc, evidenziando le potenzialità della Corte Penale Internazionale.
L’elaborato si propone di comprendere a fondo la natura di un simbolo che appartiene e rappresenta l’umanità, ed incarna il sentimento di fratellanza proprio nel momento in cui la negazione del comune sentire è più evidente, il conflitto.
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Informazioni tesi
Autore: | Marco Beglia |
Tipo: | Tesi di Laurea |
Anno: | 2003-04 |
Università: | Università degli Studi di Torino |
Facoltà: | Scienze Politiche |
Corso: | Scienze Internazionali e Diplomatiche |
Relatore: | Silvia Cantoni |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 208 |
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