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Calcio in Tv: fallisce il tentativo di Cecchi Gori

14 aprile 1997

Si raggiunge una soluzione di compromesso finalmente definitiva con tutti i protagonisti della televisione generalista in merito alla trasmissione delle partite di calcio: il servizio pubblico continuerà a garantire in esclusiva le informazioni televisive, le trasmissioni radiofoniche in diretta e le prime immagini delle partite del campionato di calcio, mentre le emittenti del gruppo Cecchi Gori potranno trasmettere, tra le 19 e le 22.30, sempre in esclusiva, la telecronaca differita di una partita di serie A, tutte le immagini del campionato e le interviste al termine degli incontri. Mediaset, invece, trasmetterà 9 partite della Coppa Italia che si aggiungono alle 11 dell'ente di Stato e alle 6 di Telemontecarlo. Ventisei match sui 90 previsti, insomma, per un controvalore incassato dalla Lega calcio di 46 miliardi complessivi per due anni che si vanno ad aggiungere a quelli concordati precedentemente: la somma totale è, alla fine della lunga diatriba, 1.267 miliardi in tre anni (638,5 da Telepiù) per le squadre di calcio.
La guerra delle tv generaliste si conclude, quindi, con una soluzione che sostanzialmente non altera equilibri strutturali ormai consolidati in un duopolio televisivo politicamente protetto. Il tentativo del produttore cinematografico Cecchi Gori fallisce, in parte, sia per una certa debolezza organizzativa, finanziaria e tecnica che caratterizza un gruppo incapace di sviluppare - nonostante i numerosi proclami - una strategia efficace di alleanze internazionali; sia per un ostracismo politico ed economico che ne ha impedito la realizzazione del progetto iniziale, che vedeva nella materia calcistica lo strumento ideale per aprire il mercato a nuovi e importanti soggetti televisivi. Da una parte l'emittenza pubblica, quindi, conserva uno dei contenuti – il calcio in chiaro – che ha decretato storicamente la sua legittimità sociale; dall'altra Mediaset, i cui sforzi maggiori sono rivolti alla Champions League, riesce ad ottenere una porzione di quei diritti da cui inizialmente risultava esclusa.

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