Le categorie di progresso secondo Vasari
Vasari comincia col rievocare i progressi realizzati nella seconda età quella che inizia con Masaccio, Brunelleschi e Donatello, comprende praticamente tutti gli artisti vissuti nel XV secolo e si conclude con Leonardo che inaugura la terza età, l’età moderna. I progressi quattrocenteschi si dividono in 5 categorie:
1) Regola (modo di misurare le anticaglie, osservando le piante degli edifici antichi nelle opere moderne);
2) Ordine (riguarda la grammatica e la sintassi degli ordini architettonici, l’assenza di contaminazioni lessicali tra elementi appartenenti a sistemi diversi);
3) Misura (è un precetto che concerne in egual modo tute le arti, tanto da confermare l’origine comune)
4) Disegno (pervenne a imitare il più bello della natura)
5) Maniera (diventò bella maniera poiché venne in uso il frequente ritrarre e cose più belle);
Il progresso di fondo è l’electio. Da una parte c’è la natura che fornisce canoni e parametri normativi; su di essa si basano ordini, regole e misure. Dall’altra l’artista che pure senza prescindere dall’oggettiva verità di queste norme si riserva un ampio argine di manovra. In nome della bellezza sceglie quanto di più bello vi è in natura conformandolo all’idea di bello che si è forgiato nella mente. In nome della verità e della vaghezza si concede delle licenze eccede la misura giunge ad artificiare la goffa verità naturale per attingere la grazia e la leggiadria. La maniera con il suo sfoggio di sapienza formale e letteraria era stata adottata come linguaggio figurativo ufficiale a tutte le grandi corti europee. Ne aveva ricavato la straordinaria irradiazione internazionale ma anche il marchio indelebile di una vita di corte che invece di presentarsi come aulico modello di vita civile, preferiva distaccarsene sempre di più per avvitarsi su se stessa e rispecchiarsi nel proprio eletto contegno.
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Dettagli appunto:
- Autore: Alessia Muliere
- Università: Università degli Studi di Roma La Sapienza
- Facoltà: Scienze Umanistiche
- Esame: Storia della critica d'arte
- Docente: Prof.ssa Orietta Rossi Pinelli
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