Modello simile delle crisi finanziarie
Le crisi finanziarie seguono un modello simile:
2. Cambiano le aspettative per ragioni interne o estere, sia legate a questioni di politica che economiche: paese troppo indebitato, economia reale a rischio e dà segnali negativi, instabilità politica che impedisce di fare riforme e interventi a lungo termine. Aumenta la volatilità dei prezzi, che aumentano improvvisamente e poi crollano, finché non si arriva alla bancarotta.
3. Crolli dei prestiti esteri e cambio: situazione di default, aumentano i tassi di interesse, le aziende vanno in crisi di liquidità, la domanda interna si contrae, aumentano le tasse, la gente non compra più, le politiche fiscali diventano restrittive, vengono imposte politiche di austerità quindi i problemi non si risolvono ma peggiorano, alimentando la crisi; è tutto un circolo vizioso. Ci sono effetti di contagio che fanno crollare anche le economie sane perché modelli di questo tipo con effetti contagio e crisi che si diffondono a macchia d'olio spesso implicano che anche un paese che è stato più prudente, più morigerato, più sensibile a certi valori e senza voglia di arricchirsi da un giorno all'altro, non scommettendo sui mercati finanziari come se l'economia fosse un gioco, anche questo tipo di paese/economia va in crisi e viene abbattuto, crolla attraverso appunto canali di trasmissione.
4. Aumenta il rischio di inadempienza diretta, cosa che in certe situazioni è impossibile. Inadempiente è chi non paga, storicamente uno stato non è mai stato inadempiente; il vero rischio è l’inadempienza indiretta cioè quando si rendono i soldi ma svalutati, coi soldi prestati si crea inflazione o si prendono decisioni irresponsabili, queste cose le si fanno coi soldi prestati dai creditori i quali poi una volta riavuti i propri soldi sono svalutati perdendo così gran parte del proprio potere d'acquisto; inadempienza diretta invece avviene quando si fa default, si fallisce, quando non si può ripagare il creditore (indiretta: pago ma con moneta svalutata). Nella crisi degli anni '90, 2000 e di oggi sono aumentati enormemente i casi di inadempienza indiretta, mentre prima erano più eccezioni.
5. La Globalizzazione finanziaria alla fine ha deluso: ha rappresentato grande fonte di instabilità, non ha prodotto crescita come quella che ha rappresentato in parte la globalizzazione di fine '800, ma ha invece prodotto situazioni di rischiosità e crisi.
Questa è una conclusione generale, perché poi bisogna andare a vedere i casi singoli creati, ad esempio ci sono paesi emergenti che hanno dimostrato maggiore prudenza e attenzione e in certi momenti hanno avuto benefici.
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Dettagli appunto:
- Autore: Federica Palmigiano
- Università: Università degli Studi di Palermo
- Facoltà: Scienze Politiche
- Esame: Storia del pensiero politico e della politica economica internazionale
- Docente: Pier Francesco Asso
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