L’impero macedone (346 - 323 a.C.)
Il capitolo precedente si è chiuso con la sconfitta delle tre città che avevano tentato di unificare la Grecia sotto il loro comando: Atene, Sparta e Tebe. La mancata vittoria di Tebe a Mantinea nel 362 segnò l’ultimo di questi tentativi. Per la Grecia si aprì un periodo di stallo, nel quale le aggregazioni che facevano capo alle tre grandi città si disfecero e ogni polis ritrovò in tutto o in parte la sua originaria indipendenza. Ma questa estrema frammentazione non valse ai cittadini delle polis maggiore libertà, perché di essa seppe approfittare Filippo II di Macedonia, che in poco tempo sarebbe riuscito a fare ciò che ad essi era sempre fallito, cioè unire tutta la Grecia in un unico forte stato: l’Impero macedone.
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