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Prospettive evolutive delle governance

Emerge l'esigenza di una trasformazione che vada un po' più a fondo, prefigurando nuovi modelli organizzativi. Ad oggi non è ancora emerso un nuovo modello di riferimento, ma alla luce delle considerazioni fatte in precedenza sulla governance (flessibilità, disordine, etc.) forse questo non è nemmeno auspicabile. Ciò non significa che non sono individuabili alcune prospettive evolutive:
  
- passaggio dalle burocrazie meccaniche (standardizzazione dei processi di lavoro, tecnostrutture specializzate come componente fondamentale dell'organizzazione, formalizzazione dei comportamenti, accentramento decisionale e strumenti formalizzati di pianificazione e programmazione delle attività) alle burocrazie professionali (standardizzazione delle capacità, individuazione di un nucleo operativo autonomo come parte centrale dell'organizzazione, mansioni più ampie e logiche di gruppo e decentramento delle decisioni);
- destrutturazione dell'organizzazione, sulla base del valore guida della semplificazione, per creare una sorta di organizzazione senza forma che possa essere adattabile alle varie circostanze, nella quale prevale un'ampia definizione dei compiti e delle funzioni, la costruzione di team multi-professionali, una forte enfasi sulla responsabilizzazione dei processi, sistemi di misurazione fondati sulla soddisfazione degli utenti, decentramento decisionale, ecc;
- sviluppo della logica di network, che combina l'autonomia operativa dei vari soggetti aderenti alla stabilizzazione dei rapporti nel tempo, finalizzata al perseguimento di un disegno comune. Messa in discussione dei confini organizzativi. Ogni organizzazione rappresenta un "nodo" di una rete più ampia di soggetti e relazioni. Questa logica implica un continuo confronto con le altre organizzazioni e presuppone: forte capacità di elaborazione strategica, elevata flessibilità e velocità decisionale, capacità di gestire una mole rilevante di informazioni.
Nessuna di queste prospettive è risolutiva, ma tutte indicano sentieri di possibile trasformazione contrassegnati da una certa discontinuità, più coerente al forte mutamento del contesto di riferimento in atto. Ben vengano anche gli ibridi purchè corrispondenti ad un rinnovamento.

Tratto da MANAGEMENT PUBBLICO di Giulia Dakli
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