L'avvento del management nelle PA
Se vogliamo fare il punto sullo stato dell'arte dei processi di riforma in atto nelle PA, avremo la sensazione di un cambiamento in atto, che ha registrato molti successi, ma che ha bisogno ancora di una grande spinta innovativa per garantire un definitivo salto di qualità.
L'evento più importante dell'ultimo ventennio del secolo scorso nelle PA è sicuramente "l'avvento del management", con l'affermazione del paradigma di riferimento del NPM. L'evoluzione è stata importante e ha determinato la consapevolezza del fatto che:
- l'organizzazione non è fine in sè, ma è strumento per il perseguimento delle finalità istituzionali dell'ente;
- il perseguimento di efficienza organizzativa e capacità di conseguire risultati sono condizionati dalla qualità e dalla motivazione delle risorse umane impiegate.
Tuttavia alcune cose fanno fatica a cambiare, permane un rischio di "burocratizzazione dell'innovazione" e il rischio che il processo di modernizzazione non vada oltre alla fase di restyling, soprattutto a causa di alcuni deficit fondamentali e storici delle PA che riguardano:
- il sistema delle responsabilità (esercizio improprio di ruoli e responsabilità a tutti i livelli);
- i sistemi di gestione (troppa attenzione agli aspetti strutturali del cambiamento organizzativo e poca agli aspetti dinamici dell'organizzazione (sistemi che mettono in movimento la struttura);
- le competenze detenute (meccanismi di carriera nelle PA valorizzano le conoscenze giuridiche e settoriali e non le competenze manageriali);
- i valori e la cultura dominante (è necessario un riorientamento culturale).
Queste hanno frenato molto il cambiamento e ciò traspare con evidenza dalla disomogeneità di situazioni sul territorio nazionale. Il modello burocratico faceva della stabilità e della certezza delle regole uno dei propri assunti cardine mentre i nuovi modelli organizzativi devono assumere l'incertezza e la conseguente velocità di adattamento come nuovi valori guida. "Attrezzarsi per tempo" è la condizione essenziale per produrre risultati anche a scapito della ricerca di una coerenza assoluta e di un ordine organizzativo razionale.
Continua a leggere:
- Successivo: La continuità di lavoro sui temi del rinnovamento organizzativo
- Precedente: La teoria di Johnson e Scholes
Dettagli appunto:
-
Autore:
Giulia Dakli
[Visita la sua tesi: "Gas e petrolio nello sviluppo della Russia contemporanea"]
- Università: Università degli Studi di Roma La Sapienza
- Facoltà: Scienze Politiche
- Corso: Scienze Politiche
- Titolo del libro: Management pubblico. Temi per il cambiamento
- Autore del libro: Giovanni Valotti
- Editore: EGEA
- Anno pubblicazione: 2005
Altri appunti correlati:
- Sistemi di Certificazione della Qualità
- Controllo Direzionale ed Auditing
- La Governance tra Unione Europea e Italia
- Corporate Governance nelle aziende mediatiche
- Diritto della negoziazione
Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:
- Comunicazione socio-ambientale: il ruolo del consiglio di amministrazione
- La corporate governance nelle banche
- La Corporate Governance degli enti del terzo settore
- La valutazione del personale. Una ricerca-azione sulla sperimentazione del sistema di valutazione del personale delle aree (SIVAP) del Ministero dell'Economia e delle Finanze
- L'importanza della corporate governance nelle decisioni di investimento: analisi del caso cinese
Puoi scaricare gratuitamente questo riassunto in versione integrale.