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Vicende dello status di membro. La Successione tra Stati


Ovviamente quando uno stato cessa di esistere, cessa anche la sua membership all’ONU. Per quanto riguarda perdita o distacco di una parte del territorio no estinzione, ma la Carta non ha norme a riguardo.
Secessione / Separazione: Se si crea un nuovo stato, questo potra divenire membro ONU tramite ammissione ex art 4. Tutte le ex colonie. Pakistan dall’India nel 1947, Montenegro dalla Serbia nel 2006, eccezione della Siria che si staccò dalla Repubblica Araba Unita e venne riammessa senza art 4 (1958).
Smembramento: uno stato si estingue e al suo posto si creano uno o più stati nuovi. Gli stati nuovi devono essere ammessi per art 4 (Repubblica Ceca e Slovacca 1993).
Urss: questione complicata perché in realtà la Russia attuale non può essere continuatrice di quella vecchia, ma continua a mantenere il seggio permanente per la dichairazione di Alma Ata del 1991 in cui gli ex satelliti e stati Urss si proclamarono a favore del seggio permanente alla Russia. Invece la Jugoslavia non fu riconosciuta dal 1992 al 2000 come continuatrice. Nel 2000 chiese l’ammissione.
Fusione: mai avvenuta
Incorporazione: uno stato incorpora l’altro (RAU, Germania; Tanzania), lo stato incorporato perde il seggio, quello incorporante lo mantiene.
Problema dei governi formati con interventi militari e rivoluzione, problema solo se la rivoluzione sconvolge la situazione precedente. L’unica condizione è l’effettività e l'indipendenza del nuovo governo. (Cuba con Castro, Cile con Pinochet).
→ La tendenza generale è di preferire la continuità al posto di cadere in una situazione di terre nullius. La prassi delle Nazioni Unite è dunque: forma regiminis mutata non mutatur ispa civitas soprattutto sostenuta da quelli che identificano lo stato con il suo popolo. Il fatto che il nuovo stato non sia democratico può sollevare riserve nelle credenziali. Può succedere che l’avvicendamento dello stato nell’ONU preceda quello nel territorio o viceversa. La prassi è che nessuno è ammesso fino a che la situazione non è certa.
La continuità viene anche seguita per i failed states che tornano effettivi → Somalia dal 1992; ammissione non necessaria per un failed state che torni effettivo.
Governi in Esilio: non hanno effettività né controllo sul territorio, ma all’estero possono godere di privilegi o considerazione. Non hanno personalità giuridica, ma possono avere prerogative sovrane all’estero. Non hanno seggio fino a che non si formi o un nuovo governo, o si estingua, o solo sospensione temporanea. (Kmer rossi di Pol Pot 1979-90 per Cambogia).

Tratto da LE NAZIONI UNITE di Alice Lavinia Oppizzi
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