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Carlo V e la Causa Lutheri


A Carlo V non rimaneva che aprire una causa Lutheri da dirimere attraverso la convocazione di una dieta imperiale. Lutero si presentò a Worms (1521) per discutere da un lato del principio della sola gratia, sola fide, sola scriptura, dall’altro del consenso che stava ottenendo da più parti. Con una dichiarazione imperiale egli fu messo al bando come eretico notorio. La sentenza equivaleva a una condanna a morte. Fu messo in salvo dai cavalieri di Federico il Saggio i quali, inscenando un rapimento e un finto omicidio lo condussero al castello della Wartburg dove rimase molto tempo e si dedicò alla traduzione della bibbia in tedesco.
La storia dei rapporti tra imperatore e Dieta imperiale negli anni che seguirono la riunione di Worms è caratterizzata da una difficile ricerca del compromesso religioso e politico nel quadro del sorgere di alleanze militari contrapposte. Nella seconda dieta di Spira (1529) le divisioni emersero con maggiore visibilità: di fronte alla volontà imperiale e dei principi cattolici di confermare l’editto di Worms, i principi che avevano abbracciato la nuova fede riformata rifiutarono “di condannare una dottrina che noi giudichiamo cristiana e di proclamare che essa sia bandita dai nostri stati”. I principi protestavano e assegnavano così la denominazione di Protestante che esiste ancora oggi.
Il partito protestante definì meglio le sue posizioni e i principi della dottrina nella dieta di Augusta, convocata da Carlo V nel 1530 per un ennesimo tentativo di scongiurare la divisione religiosa. La 2confessio Augustana” redatta da Melantone per l’impossibilità di Lutero di partecipare venne presentata alla dieta come piattaforma di discussione. In essa si può scorgere uno sforzo di sottolineare vicinanze più che distacchi dal culto tradizionale così come l’allontanamento dalle posizioni differenti elaborate dagli zwigliani, anabattisti e spiritualisti. Proprio sul terreno del significato dell’eucarestia, 4 città, Costanza, Strasburgo, Memmingen e Lindau elaborarono una propria confessio tetrapolitana. Il partito cattolico non apprezzò e replicò con una confutatio in cui si irrigidivano le posizioni dell’ortodossia. Dopo un periodo di stasi dovuto alla minaccia turca su Vienna iniziò la guerra contro la lega di Smalcalda (la lega difensiva dei principi protestanti) che terminò con la pace di Augusta. Qui venivano stabiliti i principi del cuis regio eius religio e del reservatum ecclesiasticum. La pace di Augusta sanciva la vittoria dei principi protestanti e la chiesa luterana assumeva il vero aspetto di chiesa territoriale.

Tratto da LA NUOVA SPIRITUALITÀ DELL'ETÀ MODERNA di Filippo Amelotti
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