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Principi di diritto europeo sui servizi pubblici


1)Nel trattato di roma la parola servizio pubblico non compare, compare quella di servizio di interesse econmico generale (i nostri servizi pubblici econonomici di cui all'art 43 cost).
2)le imprese che gestiscono questi servizi di interesse economico generale sono sottoposte alle regola della concorrenza, nei limiti in cui tale regola non osti l'adempimento della missione  loro affidata. Le imperse gestititrici del servizio sono incaricate da pubblici poteri o per legge (come l'enel, o con concessione sempre prevista dalla legge, o con pubblico appalto di servizi.
3)come detto le regole della concorrenza conoscono un eccezione, ogni servizio ha una sua missione ma vi è una missione in comune di tutti i servizi, quella di assicurare una prestazione di almeno media qualità, con accessibilità ai servizi, universale, quindi ad un prezzo abbordabile, e che raggiunga anche le ubicazioni piu ostili. Un criterio questo che non si sposa bene con il libero mercato visto che un privato alzerebbe di molto i costi per raggiungere una zona ostica, ed è qui che i pubblici poteri intervengono imponendo di raggiungere all'impresa del servizio anche quei posti a prezzi bassi.
4)L'accesso degli utenti in condizioni d''eguaglianza al servizio pone tuttavia dei problemi:
a)il problema dell'universalità è stato affrontato creando un nucleo piu piccolo di servizi universali nell'ambito di ciascun servizio di interesse generale, entro il quale lo stato con la sua impresa(pubblica o privata) ha il monopolio giustificato dal fatto che deve pensare al fine dell'universalità, mentre riguardo gli altri servizi che esulano dal nucleo fondamentale, sono i concorrenza con gli altri produttori eventuali.
b)il secondo problema, è quello della copertura dei costi che saranno piu alti per l'impresa che deve sostenere l'universalità dei servizi a prezzi abbordabili. Problema che si risolve con finanziamenti di natura libera , decisa da ciascuno stato.
5)tale libertà nella scelta di modalità di finanziamento da parte degli stati, incontra un limite nel divieto degli aiuti di stato, che falsererbbero la concorrenza.
La corte di giustizia precisando dei punti aiuta a capire le differenze tra aiuti di stato e finanziamenti compensatori per i servizi universali resi a costi bassi. - l'impresa ovviamente deve svolgere servizio pubblico,- i paramentri per il calcolo dei finanziamenti devono essere trasparenti,e previamente calcolati,grazie all'obbligo di tenere una contabilità separata per le operazione che esulano dal servzio pubblico - e non devono eccedere il compenso dei costi in uscita per mantenere il servizio pubblico universale
6)Principio di continuità dei servizi di interesse generale, in italia è tutelato anche dal codice penale questo principio, e per questo sono previsti diposizioni particolari riguardo agli scioperi in questi servizi. Il conferimento dell'incarico all'impresa è effettuato con contratto a data prestabilita, in modo che l'impresa non possa cessare quando voglia l'attività.
7)La regola della concorrenza presume che ci siano piu attori oltre al gestore pubblico o concessionario di pubblici poteri, cio non avviene in italia, per questo è richiesta dalla normativa europea la liberalizzazione in tali settori di interesse generale.

Tratto da DIRITTO AMMINISTRATIVO di Antonio Grisolia
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