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Illuminismo e riforme nella Lombardia Austriaca


Dopo la pace di Aquisgrana del 1748,la monarchia austriaca rimaneva in possesso dello Stato di Milano e del ducato di Mantova uniti sotto uno stesso governo a formare la Lombardia austriaca.
Una prima ondata di riforme investì lo stato milanese tra gli anni Quaranta e gli anni Cinquanta;nel 1749 fu riordinata l'amministrazione e abolita la vendita delle cariche che dovevano essere conferite a requisiti solo di capacità e merito. Le finanze furono risanate con i dazi di una "Ferma generale",l'istituzione di un banco per la gestione del debito pubblico e il graduale rimborso dei creditori dello stato.
Il risultato più importante fu il conseguimento del catasto presieduto dal celebre giurista Pompeo Neri(sotto il regno di Carlo VI);contributi ideologici e culturali vennero da P.Verri,da C.Beccaria(nonno del Manzoni)e dal poeta G.Parini.
Sotto Giuseppe II,si giunse nel 1786 alla soppressione del Senato e all'istituzione di un moderno sistema giudiziario;furono rinnovate le scuole superiori di Milano e Pavia. L'economia della regione trasse vantaggio oltrechè dalle riforme finanziarie già notata dal miglioramento delle vie di comunicazione e dall'accesso privilegiato al mercato austriaco.

Tratto da STORIA MODERNA - 1492-1948 di Selma Aslaoui
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