Definizione Di Gruppo
Il termine gruppo è una di quelle parole talmente utilizzate a livello quotidiano e di senso comune da costituire un problema di definizione per lo studioso che se ne occupa.
McGrath parte dall'affermazione che se è vero che ogni gruppo è un'aggregazione di individui, ogni aggregazione di individui non è necessariamente un gruppo. Prima di arrivare a definire un gruppo, definisce alcune tipologie di aggregazioni sociali, tra le quali rientrano:
aggregazioni artificiali, es. le categorie sociali i cui componenti sono classificati insieme in base ad una qualche caratteristica comune (stesso, età, reddito) ma che non sono necessariamente implicati in qualche tipo di relazione;
aggregazioni non organizzate, o semplici aggregati, che sono insiemi di individui che si trovano nello stesso luogo, nello stesso momento, senza altro tipo di legame: possono includere (folla) o meno (pubblico di uno spettacolo televisivo) la vicinanza fisica e avere uno scopo comune;
unità sociali con modelli di relazione, insiemi di individui che condividono un set di valori, abitudini, il linguaggio comune, come le culture o le parentele;
unità sociali strutturate, caratterizzate da interdipendenza e da relazioni strutturate tra le parti, come una società, una comunità, una famiglia;
unità sociali meno intenzionalmente progettate, come un'associazione o una organizzazione volontaria, in cui vi sono scopi comuni ma possono esserci o non, relazioni interpersonali dirette, opp un gruppo di amici.
Queste aggregazioni non sono mutualmente esclusive, e un individuo partecipa a più di una di esse.
Differiscono su due dimensioni:
1. La base su cui si fondano le relazioni fra i membri: grado di strutturazione delle relazioni;
2. La grandezza dell'aggregato, in termini del numero di individui.
Proprio questi due elementi, secondo l'autore differenziano fra aggregazioni e gruppi:
- i gruppi sono quelle aggregazioni sociali che implicano reciproca consapevolezza e reciproca interazione e che sono relativamente piccoli e relativamente strutturati e organizzati.
Questa definizione, anche se restrittiva, ci porta ad uno dei principali problemi legati ai gruppi, cioè la “grandezza” e “l'interazione diretta”, che distinguono i piccoli gruppi (ristretti) e grandi gruppi (estesi).
Come osserva De Grada si deve fare una distinzione fra "piccolo gruppo" e "gruppo faccia a faccia", in quanto entrambi si caratterizzano per il numero limitato di membri:
- nei piccoli gruppi i componenti si conoscono e si influenzano reciprocamente, anche se l'interazione diretta e continuativa di tutti i membri non è una condizione essenziale (classe scolastica, gruppo amicale);
- il gruppo faccia a faccia è un gruppo ristretto dove tutti membri interagiscono direttamente, hanno riunioni frequenti e diversi livelli di strutturazione (piccolo team di lavoro).
Continua a leggere:
Dettagli appunto:
-
Autore:
Manuela Floris
[Visita la sua tesi: "La colpa e il ragionamento emozionale"]
- Università: Università degli Studi di Cagliari
- Facoltà: Scienze della Formazione
- Titolo del libro: Psicologia sociale
- Autore del libro: Palmonari, Cavazza, Rubini
- Editore: Il Mulino
- Anno pubblicazione: 2002
Altri appunti correlati:
- Sociologia generale
- Psicologia Sociale
- Manuale di Sociologia
- Lezioni di psicologia sociale
- Pedagogia generale
Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:
- Interventi di comunicazione organizzativa nei processi di cambiamento
- L'importanza del lavoro di gruppo e la leadership
- Dinamiche relazionali e processi comunicativi nei gruppi di aggregazione con particolare riferimento ai business network e alle reti imprenditoriali
- Cambiamento e ''cambia-menti'' nella Pubblica Amministrazione
- Il conflitto intergruppi è necessario? La risposta della Psicologia sociale. Dalle cause che lo generano agli antidoti per risolverlo
Puoi scaricare gratuitamente questo appunto in versione integrale.