Patologia mentale e classi sociali
Classe: inizialmente significava una parte della città in cui risiedevano i cittadini distinti dagli altri per il ruolo sociale di appartenenza o per i vantaggi che ne derivavano (fissità, impossibilità di cambiamento); una definizione analoga è casta (gruppi ereditari con posizione fissa la cui mobilità è impedita da distanze rituali). In senso moderno Hegel intendeva l’articolazione necessaria della società civile dovuta al capitale, all’attitudine degli individui e a circostanze contingenti) ; col capitalismo non ci sono più barriere rituali. Marx parla di formazione delle classi in conseguenza a leggi economiche. Oggi la rigida distinzione di Marx è anacronistica: più complessa ed elastica struttura delle classi definita sui rapporti di autorità, potere, prestigio piuttosto che su rapporti di lavoro; non più solo conflitti lavorativi ma nuovi antagonismi. Si preferisce il termine status (livello di istruzione, professione, reddito). La possibilità di mobilità non è scontata perché le diverse ricchezze tendono a essere ereditarie e condizionano la salute, l’educazione, la resistenza, le abitudini.
Di conseguenza i disturbi psichiatrici tendono ad essere più frequenti nella classi socialmente svantaggiate. Dal lavoro di Hollingshead e Readclich emerge che più è bassa la classe sociale tanto è maggiore la proporzione di pazienti psichiatrici (il gran numero di psicosi delle aree diseredate è effetto delle condizioni socioeconomiche di vita degli strati più bassi). Però molte altre ricerche hanno evidenziato risultati differenti. Questa relazione è valida soprattutto per i disturbi mentali più gravi (schizofrenia). L’esperienza di appartenenza ad una classe contraddistinta da alte avversità ambientali e difficoltà socioeconomiche porterebbe a difficoltà nelle capacità di adattamento.
Altri disturbi psichici associati al basso status: personalità antisociale, alcolismo, tossicodipendenza, ritardo mentale ; le limitate risorse socioeconomiche creerebbero un contesto in cui l’intelligenza dei bambini si sviluppa più lentamente e raggiunge un livello finale più basso.
Altra teoria: a causa della malattia il soggetto è emarginato socialmente e finisce in aree degradate (deriva sociale); i soggetti con disturbi mentali avrebbero la tendenza a scivolare verso il basso a causa della compromissione sociale e occupazionale dovute alla malattia (la condizione sociale è conseguenza del disturbo).
Il concetto di deriva sociale: caduta della posizione occupata nella scala sociale.
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Dettagli appunto:
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Autore:
Antonella Bastone
[Visita la sua tesi: "L’anoressia mentale in adolescenza: analisi multidimensionale dell'autostima"]
[Visita la sua tesi: "Corpo, modelli estetici e disturbi del comportamento alimentare. Un’interpretazione socioculturale."]
- Università: Università degli Studi di Torino
- Facoltà: Scienze della Formazione
- Esame: Igiene mentale
- Docente: Chiara Marocco Muttini
- Titolo del libro: Igiene mentale. Psichiatria e prevenzione.
- Autore del libro: Rossi R, Cartelli G, Bucca M
- Editore: La nuova Italia
- Anno pubblicazione: 1996
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