La teoria morale
La teoria morale suole esser suddivisa in: teoria descrittiva, metateoria, teoria normativa e teoria applicata (di cui l’etica degli affari sembra esserne una branca).
Tralasciando la teoria descrittiva che confina con le scienza sociali, passiamo alla metateoria, la quale si occupa di problemi di significato e giustificazione nell’ambito delle teorie morali. Divisione tradizionale nel suo ambito è quella tra le teorie cognitiviste e quelle non cognitiviste, divisione sulla base del valore di verità degli enunciati morali. La filosofia morale del nostro secolo è stata principalmente non cognitivista. Il fiorire negli ultimi anni della teoria applicata dipende dal ritorno globale del cognitivismo.
La divisione centrale nell’etica normativa, (consiste nelle norme di comportamento e dei principi cui esse si ispirano) che è quella tra teorie conseguenzialistiche e teorie deontologiche, le prime hanno di mira le conseguenze prevedibili delle azioni, le seconde insistono sulla permissibilità o impermeabilità di alcune azioni in quanto tali. Entrambe gli approcci hanno difetti evidenti per cui non sono mancate le soluzioni intermedie o alternative, tra queste abbiamo l’utilitarismo per la teoria conseguenzialistica, e le teorie dei diritti per quelle deontologiche.
L’etica applicata, infine, prende posizione su quelli che gli americani chiamano issues e il suo modello proviene dall’etica medica. Il problema in questi casi consiste nel riuscire a separare la propria posizione personale da quella etica. C’è un certo consenso sul fatto che si possono applicare regole morali solo a casi sufficientemente generali, e sul fatto che le singole regole devono fare appello a principi di natura generale. In questo senso la teoria morale applicata dipende dalla teoria normativa. Secondo alcuni il ricorso all’etica normativa fallisce, tra le ragioni ci sono la religiosità, il legalismo, l’appello esclusivo alla coscienza, e il relativismo queste alternative però appaiono peggiori di quelle criticate per il loro disaccordo morale.
L’etica degli affari è la teoria morale applicata al mondo del business. Una prima distinzione al suo interno riguarda il livello di applicazione, distinguiamo dunque tra un livello macro, uno meso e uno micro. Nel primo caso la controversi concerne la società nel suo complesso, nel 2° l’impresa e nel 3° il singolo individuo. A tutti questi livelli la questione etica riguarda anche il rapporto tra autonomia dei singoli e delle imprese da un lato e principi costituzionali di natura liberale dall’altro. Ci sono diversi problemi standard dell’etica degli affari.
Alcuni hanno una natura quasi ontologica, come quello che ci fa riflettere sul significato di una responsabilità di impresa (separata da quella individuale). Altri hanno invece una natura tipicamente relazionale, come quello dei rapporti tra proprietà, management, dipendenti o terzi. Anche da questo di punto di vista il modello contrattualista può essere utile nel agevolare la situazione. Altre questioni generali dell’etica degli affari riguardano i conflitti d’interesse (tra individuo e imprese, tra imprese e società), la disponibilità dell’informazione e i rapporti dell’impresa con l’ambiente naturale, con tutti gli stakeholders, a cominciare con la pubblica amministrazione. In generale dobbiamo tenere presente che l’etica degli affari non può esser trattata in maniera indipendente dalle teorie della giustizia sociale.al di la di questo, l’etica degli affari può essere istituzionalizzata in varie forme di cui la più rilevante è costituita dalla formulazione e applicazione di codici
etici. Questioni importanti nella prospettiva dei codici etici di impresa sono tra le altre le seguenti: l’idea di autoregolamentazione, l’idea di legittimazione sociale dell’impresa con i costi a essa collegati, l’idea di reputazione, l’idea di legalità, l’oppurtunità di estenderei codici etici all’intero sistema delle imprese.
Continua a leggere:
- Successivo: L’etica degli affari
- Precedente: Etica degli affari e pubblico servizio
Dettagli appunto:
-
Autore:
Marianna Tesoriero
[Visita la sua tesi: "Mind Control: strategie di controllo mentale attraverso i media"]
- Università: Università degli Studi di Messina
- Facoltà: Scienze della Formazione
- Corso: Scienze della Comunicazione
- Esame: Deontologia
- Docente: Prof. D. Neri
Altri appunti correlati:
Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:
- La formazione del professionista: tra flessibilità e specializzazione
- Il demansionamento nel rapporto di lavoro subordinato
- Identificazione e riconoscimento del professionista infermiere nella società: aspettative e prospettive attraverso un'indagine conoscitiva
- La "autonomia" dell'intelligenza artificiale: un'analisi di alcune questioni morali
- La figura dell'educatore professionale socio-pedagogico ai tempi del Covid-19
Puoi scaricare gratuitamente questo appunto in versione integrale.