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Etica degli affari e pubblico servizio



Per trattare il tema dell’etica degli affari e pubblico servizio, Sebastiano Maffettone suggerisce di partire dall’analisi dello sfondo generale, per meglio comprendere il senso e l’impatto.
La crisi del welfare state è dovuta in parte notevole al fallimento economico, ma anche da quello delle politiche sociali universalistiche. Queste generano una crisi fiscale dello stato costretto a impegnarsi finanziariamente oltre le proprie possibilità, con una conseguente e diffusa crisi di legittimazione. Allo stesso tempo le politiche sociali mancano proprio quegli obiettivi di soddisfazione della domanda del pubblico per cui erano stato originariamente preposte. I servizi che lo stato del benessere dovrebbe offrire normalmente appaiono così sistematicamente distorti nel senso che non sono orientati all’efficienza e all’equità come previsto e auspicabile. La tesi di Maffettone è che per bilanciare la crisi del welfare state noi dobbiamo ricorrere a quella che alcuni sociologi chiamano la welfare society e in sostanza fare appello in modo sempre maggiore all’autonomia politica e morale dei cittadini, come singoli o associazioni. L’interesse di oggi per l’etica degli affari si giustifica su questo sfondo paradigmatico.
La crisi odierna dello stato sociale ha dietro di se il passaggio a 2 interpretazioni. La 1° è legata alla società di diritto privato, il modello delle istituzioni è dunque disegnato in funzione dell’autonomia economica, legale e morale dei soggetto. Si tratta di una interpretazione formalistica della funzione pubblica, tale funzione appare destinata a creare le condizioni giuridiche per un’eguaglianza di trattamento che costituisce poi la fonte tipica di legittimazione per le istituzioni. Questo modello viene progressivamente messo in crisi dal fatto che l’esercizio effettivo delle libertà non corrisponde a quanto previsto. Questo fatto guida alla reinterpretazione riformista o socialdemocratica del modello istituzionale, tale intende correggere le ineguaglianze causate dal modello liberal-liberista con lo strumento delle politiche sociali. Questo disegno viene realizzato attraverso un intervento progressivo dello stato nell’economia, che costituisce la base materiale di una concezione sociale della cittadinanza. Ciò conduce a un sostanziale arricchimento della nozione di cittadinanza in termini di diritti soggettivi al benessere, ma, la proliferazione stessa dei diritti porta alla crisi dello stato del benessere. I conflitti di opinione nascono quando si cominciano a discutere i rimedi e le terapie per scongiurare la delegittimazione della sfera pubblica che stiamo vivendo. Maffettone sostiene che nuove forme di autonomia morale, politica e legale dei soggetti sono necessarie per affrontare a un più alto e originale livello la questione di cui stiamo trattando. Il ruolo dell’economia pubblica, sostiene, vada ridiscusso e ridimensionato. Indubbiamente un sentimento di sfiducia nei confronti delle capacità dell’impresa pubblica si è andato a diffondere in Europa.
Tale sfiducia giustifica a sua volta le numerose proposte di privatizzazione, di deregolamentazione e di territorializzazione di imprese pubbliche avanzate negli ultimi anni. L’interpretazione di Maffettone implica una riduzione in percentuale e in qualità della proprietà statale delle imprese che producono beni di pubblica utilità, ma non lo smantellamento delle funzioni di redistribuzione dei beni. Sempre più emerge dal mondo degli affari la richiesta di un’analisi etica dei comportamenti al suo interno. Nell’espressione etica degli affari, per etica, qui non si intende una pratica autoritaria ed esterna al mondo degli affari, quanto invece una pratica da parte dell’impresa e dei suoi stakeholders di auto comprensione e chiarimento del proprio ruolo nella società. L’etica degli affari mescola vari apporti disciplinari che provengono dalla teoria dell’impresa, dal diritto civile, dall’aeconomia politica e così via. Ma non c’è dubbio che sia basata sulla filosofia morale.
Cominciamo col dire che per etica si intende la teoria morale, la moralità come tradizione e vissuti. C’è da dire che l’esigenza di un comportamento moralmente sano e equilibrato appare oggi quanto mai sentita nel mondo del business.

Tratto da DECALOGO MODELLI ETICI di Marianna Tesoriero
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