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L’etica e la legge


Ma l’etica, quindi l’autonomia decisionale, dove contrasta con le leggi? La visione tradizionale sostiene che ciò che è immorale debba essere vietato per legge. Sosteniamo noi che a volte la regolamentazione di leggi non serve: Mill era del parere che bisogna limitare la volontà di qualcuno solo nel momento in cui vada a ledere o danneggiare qualun altro. L’individuo sul suo corpo è sovrano.
Non diciamo che ognuno può far quel che gli pare, diciamo solo che è bene procedere valutando le azioni moralmente e agire quindi moralmente. Non sarebbe bello pensare che la stabilità sociale sia solo il frutto di leggi rispettate per  timore da sanzione. La stabilità è garantita dall’impegno morale di ognuno.
Secondo la visione relativista, ogni decisione è rispettabile, è un punto di vista, la si pensa diversamente e non è necessario una soluzione comune (invece la morale tende alla coesione). Mill sostiene che ognuno abbia diritto alla propria libertà di disegnare il proprio piano-vita (senza ledere altri).

La nostra è considerata l’età dei diritti viste le continue richieste di riconoscimento di nuovi diritti (come nascere, morire, curarsi...). Nel riconoscimento e giustificazione dei diritti possiamo rifarci e riferirci a diverse concezioni:
Il giusnaturalismo considera che le questioni morali poste dalla bioetica vadano risolte con rinvio al giudizio divino. IL giuspositivismo sostiene invece che si debba accettare i diritti scritti nell’ordinamento di uno stato ma che ciò non esclude che spesso le questioni morali vadano oltre le leggi di cui si dispone.
Se tutti dobbiamo avere pari diritti e non subire diverso trattamento la legge deve non impedire la realizzazione della propria autonomia con imposizioni circa l’uso o meno delle nuove tecniche di assistenza medica. La moralità può spesso sfociare in polita, ma ciò avviene per poter mettere in condizioni tutti i membri.
Pur trattando argomenti generali come l’eutanasia, il diritto a vivere etc, tali concetti morali sono validi sempre considerando l’individuo inserito in un contesto che crea conflitti ideologici e morali.

NORMA ETICA GENERALE DEL LIBRO: privilegiare le situazioni che migliorino le condizioni di vita x le persone umane, rendendolo più libere e capaci di scegliere autonomamente ciò che le rende più felici e ciò a cui legano il riconoscimento della propria dignità. Si vuole ottenere una situazione che vada a favore dell’adempimento della propria dignità.

Tratto da BIOETICA. LE SCELTE MORALI di Marianna Tesoriero
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