Il lancio della porchetta dalla ranghiera: spettacolo dalle origini incerte
Nella festa svolta nel 13° secolo la porchetta aveva un ruolo secondario, nei documenti più antichi compare tra i premi per il palio assumendo un significato ironico.
La festa della porchetta del 16° secolo viene racconta da GIULIO CESARE CROCE che rivela la vera essenza della festa. Nel suo libro “L’eccellenza e il trionfo del porco” dice che la protagonista della festa era la porchetta in quanto il 24 agosto in tutta la città si cuocevano porchetta arrosto.
Secondo Croce il vero momento topico della festa era la Colta o Coglia = gettito di volatili e alimenti e la caduta dalla Renghiera di una grossa porchetta arrostita.
La adita della porchetta era una cerimonia elaborata con musica e generava tante risate.
Nella descrizione di Croce la corsa del palio era un ruolo marginale nei festeggiamenti in quanto viene citato solo in conclusione.
Tutti i cittadini bolognesi, sia nobili che popolani, facevano di tutto per cibarsi della carne della porchetta e per i poveri la festa poteva trasformarsi in una caccia forsennata e violenta.
La porchetta era oggetto di dono rivolto a parenti e amici e fa riferimento ad un effetto benefico che aveva il dono della porchetta su chi lo riceveva. La porchetta aveva una valenza simbolica, un segno di buon auspicio e di augurio di buona sorte.
Anche le più alti autorità cittadine quel giorno si scambiavano doni a base di porchetta.
Croce dice che alla fine del 16° secolo la porchetta non era solo uno9 tra i premi per il palio ma la vera regina del giorno.
C’è una differenza tra il ruolo della porchetta nella festa duecentesca e le descrizioni a fine 500 di Croce.
UBERO DALLARI = sostiene che l’origine dell’usanza debba essere ricondotta all’anno 1568 quando, per iniziativa degli Anziani, la festa del 24 agosto subì una modificazione ? la porchetta invece di essere di essere data in premio al secondo classificato nella corsa al palio venne gettata in piazza ad un pubblico festante. Ma questa usanza venne ricondotta ancora prima del 1568.
II documento più antico sulla festa è la Riformagione del 1254 citato dal Dallari che certifica l’acquisto di una porchetta per il palio di San Barolomeo.
Il lancio della porchetta risulta essere una presenza costante lungo tutte le epoche.
Il 24 agosto 1796, l’ultima volta in cui la festa fu celebrata ,non si corse il palio e non ci furono rappresentazioni teatrali, ma tutto cominciò col lancio di pavoni, alimento e monete d’oro e infine si gettò la porchetta. Questo dimostra che la Colta e il lancio della porchetta fossero il nucleo tradizionale della festa.
Il segreto delle origini della festa della porchetta coincide con la celebrazione della solennità dell’Apostolo Bartolomeo. Questo è l’unico santo al quale risultino intestare 5 chiese in città.
Continua a leggere:
- Successivo: Tracce di un antico culto nella festa della porchetta
- Precedente: Il cuoco, il ronzino, lo sparviere e la porchetta
Dettagli appunto:
- Autore: Selma Aslaoui
- Università: Università degli Studi di Padova
- Facoltà: Scienze della Formazione
- Docente: Maria Cristina Citroni
- Titolo del libro: Alle origini della festa bologense della porchetta
- Autore del libro: L. Bianconi - a cura di M. citroni
- Editore: Clueb
- Anno pubblicazione: 2005
Altri appunti correlati:
- Dalla nascita dell'urbanistica alla fine del XXI secolo
- I gruppi sociali
- Vita e costumi dei romani antichi
- Marketing per gli eventi culturali
- Le radici storiche dei racconti di fate
Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:
- Eventi e rituali: l'equilibrio tra Logos e Caos
- La tradizione bandistica e la cultura musicale in una comunità del Canavese
- Rapporti tra architettura e forme spettacolari nelle nozze tra Annibale Bentivoglio e Lucrezia d' Este. Bologna 1487.
- Las fallas. Fuoco rituale
- I Jova Beach Party: impatti sociali e ambientali del turismo dei grandi eventi
Puoi scaricare gratuitamente questo riassunto in versione integrale.