"Prosumer" nella comunicazione orizzontale, iperinformazione
Il potere mediatico
Le forme di comunicazione verticale, legate al modello della TV, implicano la passività del destinatario della comunicazione, confinato nella dimensione di spettatore; si perpetua la distinzione tra produttori e consumatori dell’informazione, rendendo necessaria una categoria di mediatori (esempio della Svezia del ‘700, conoscibilità dei documenti).
Nelle forme di comunicazione orizzontale, invece, non esistono posizioni di supremazia, agende prestabilite, tempi di parola imposti: tutti i cittadini si trovano in condizioni paritarie, possono diventare protagonisti attivi della comunicazione. Si diventa prosumer, non solo consumatori ma anche produttori di info, rompendo quel potere di selezionare le notizie finora assunto dai media. La censura diventa allora più difficile, e la sua portata supera i confini nazionali (lo sanno bene i regimi totalitari, che limitano la penetrazione di internet). Ma, seppur in un ambiente libero, le potenzialità della rete possono esprimersi solo se vi è effettiva libertà di accesso: si devono realizzare allora una serie di condizioni di base, come alfabetizzazione di massa e realizzazione di un servizio universale. Vi è poi il pericolo dell’iperinformazione, con la sempre maggiore difficoltà di selezione delle notizie rilevanti e il controllo della loro veridicità; ma si diffondono nello stesso tempo strumenti che permettono di muoversi agevolmente in questo mare di informazioni.
Gran parte dei conflitti intorno a internet sono riguardo le regole, si quando assumono la forma di una richiesta di estrema libertà, sia quando si manifestano nell’imposizione di criteri di mercato.
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Dettagli appunto:
- Autore: Mario Turco
- Università: Università degli Studi di Salerno
- Facoltà: Scienze della Comunicazione
- Esame: Comunicazione politica
- Titolo del libro: Tecnopolitica. La democrazia e le nuove tecnologie della comunicazione
- Autore del libro: Rodotà
- Editore: Laterza
- Anno pubblicazione: 2004
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